18 aprile 2024
Aggiornato 06:00
Cinema

Panetta: «Zero Dark Thirty? E' un buon film...»

«Le persone si faranno il loro giudizio. Alcuni passaggi danno un'immagine fedele del modo in cui funzionano le operazioni di intelligence», ha riconosciuto Panetta, «Ma il pubblico deve comprendere che non è un documentario, è un film»

WASHINGTON - «Zero Dark Thirty», che ripercorre la decennale caccia a Osama bin Laden, è «un buon film» ma non riflette tutte le dimensioni di un'operazione piuttosto complessa. E' l'opinione di Leon Panetta, il segretario alla Difesa di Wasingthon che dirigeva la Cia all'epoca dell'assalto contro il capo di al Qaida.

«E' un buon film», ha affermato Panetta, che lascerà tra pochi giorni il Pentagono di cui ha assunto la guida a metà 2011, dopo aver diretto per più di due anni l'agenzia dell'intelligence americana. «Ma io ho vissuto la vera storia», ha aggiunto durante un'intervista alla France Presse, «E' difficile per me sapere tutto il lavoro che è stato fatto, conoscere tutte le persone che hanno lavorato» e bisogna ammettere che «non può essere raccontato in un film di due ore».

«Le persone si faranno il loro giudizio. Alcuni passaggi danno un'immagine fedele del modo in cui funzionano le operazioni di intelligence», ha riconosciuto Panetta, «Ma il pubblico deve comprendere che non è un documentario, è un film». Il film, con Jessica Chastain nel ruolo dell'analista della Cia la cui ostinazione consente di localizzare Bin Laden, si è conquistato gli elogi della stampa americana - per il trattamento eccezionale di un argomento sensibile - ma si è anche attirato le critiche di alcuni parlamentari che lo hanno accusato di fare apologia della tortura.