Il Vescovo di Tripoli: sbagliati i bombardamenti della Nato
Sulle vittime del regime Mons. Giovanni Martinelli dice: «Bisogna prima verificare»
ROMA - «Si parla molto facilmente delle uccisioni fatte dagli uomini del Leader ma è opportuno vedere quante ne sono state fatte e se sono state fatte». Così il vescovo di Tripoli mons. Giovanni Martinelli, intervenuto a 24 Mattino su Radio 24, parla di Gheddafi e della guerra in Libia.
Mons. Martinelli ha definito sbagliata la strategia occidentale dei bombardamenti e ha difeso così Gheddafi: «Lui - ha detto - all'inizio ha avuto una ragione ben precisa per intervenire e cioè stroncare il fondamentalismo musulmano di al Qaida penetrato nella società libica. L'opinione pubblica attinge a ciò che dice al Jazeera che non è la verità assoluta. Ci sono forze di al Qaida che hanno condizionato il Capo (Gheddafi, ndr) a prendere una posizione netta. Ma la soluzione potrebbe essere quella diplomatica e nessuna l'ha tentata, non le bombe».
E all'accusa di essere troppo vicino alle posizioni di Tripoli mons. Martinelli ha risposto: «E' un'accusa di chi non vive in questo Paese. Io convivo con una popolazione che non vuole saperne di bombe». Ma forse la popolazione vorrebbe anche cambiare il regime? «Non so se spetta a noi decidere queste cose - ha risposto mons. Martinelli - o se è meglio lasciar decidere alla popolazione stessa perché possa prendere un cammino conveniente».
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