La Nato si riunisce a Berlino e studia risorse ai ribelli
Il gruppo di contatto ha già deciso per gli aiuti finanziari
DOHA - Le discussioni sul futuro della missione internazionale in Libia e sugli eventuali aiuti ai ribelli riprenderanno oggi a Berlino in ambito Nato: Parigi ha già chiesto all'Alleanza non solo di mobilitare maggiori risorse aeree ma anche di rendere più frequenti i bombardamenti in modo da colpire con maggiore efficacia le truppe di Gheddafi.
Ieri la comunità internazionale è tornata a rivolgere un messaggio - secco e piuttosto esplicito - al regime di Tripoli: Gheddafi deve lasciare il potere. Questo il nocciolo del comunicato finale della riunione a Doha del gruppo di contatto. Dal vertice tenutosi nella capitale del Qatar è arrivata anche la decisione di adottare un «meccanismo finanziario temporaneo» a favore del Consiglio Nazionale di Transizione ribelle (Cnt).
Il meccanismo dovrà «dotare il Cnt e la comunità internazionale dei mezzi per gestire gli aiuti e rispondere ai bisogni urgenti» delle regioni controllate dai ribelli nell'Est del Paese. Ma, al di là del comunicato, nessuna indicazione è stata fornita sulla dotazione di questo fondo e sui principali paesi che dovrebbero versare contributi: il Cnt aveva detto prima della riunione di sperare che i fondi congelati del regime di Gheddafi siano messi a disposizione di questo strumento finanziario.
Resta invece ancora in discussione, almeno al livello ufficiale, la possibilità di fornire armi ai ribelli: secondo un portavoce dei ribelli Mahmoud Shammam, che ha parlato da Doha, il Consiglio Nazionale di Transizione libico potrebbe chiedere a determinati Paesi della coalizione internazionale delle forniture di armi «difensive» per la difesa della popolazione civile. La questione delle forniture belliche, pur discussa nel corso del vertice, non è stata tuttavia citata nel comunicato finale.
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