28 marzo 2024
Aggiornato 23:30
Crisi libica

Usa, Francia, Gb verso accordo su ruolo Nato nella missione

Dagli Stati Uniti, il presidente Barack Obama ha insistito per la soluzione di una transizione. Ma Parigi vuole la «cabina di regia» per la politica esterna all'Alleanza

PARIGI - Mentre sul terreno la 'guerra di Libia' ha cominciato oggi a far registrare le prime polemiche per presunte vittime fra i civili, nelle capitali è stata un'altra giornata di frenetica attività per cercare di chiarire la struttura di comando della missione. In serata la Casa Bianca ha annunciato che Stati uniti, Gran Bretagna e Francia si starebbero mettendo d'accordo per affidare un «ruolo chiave» alla Nato nel comando delle operazioni: ma i contorni dell'intesa sono ancora tutti da definire. Tanto più che dall'ELiseo la stessa notizia è stata riportata in modo lievemente diverso: Sarkozy e Obama «hanno raggiunto un'intesa sulle modalità di utilizzo delle strutture di comando della Nato a sostegno della coalizione».

La Francia fin dall'inizio si è distinta per il suo attivismo sul terreno e assieme a Gran Bretagna e Usa ha guidato finora la coalizione in Libia. Di fronte alle richieste degli alleati di passare il comando delle operazioni alla Nato (opzione peraltro complessa perchè non tutti i membri dell'Alleanza sono d'accordo) Parigi oggi aveva rilanciato per bocca del suo ministro degli Esteri Alain Juppé, chiedendo «un organismo di controllo politico», una sorta di 'cabina di regia' dell'operazione militare, a livello di ministri degli Esteri. tutto il suo spazio».

Dagli Stati Uniti, il presidente Barack Obama ha insistito per la soluzione di una transizione del comando della missione alla Nato, sottolineando però l'importanza di un «ampio contributo internazionale tra cui quello dei paesi arabi» alle operazioni in Libia. La Casa Bianca ha reso noto la notizia dopo una telefonata fra Obama e il premier turco Recep Tayyip Erdogan, e l'obiettivo sembra quello di mantenere una sintonia con il mondo arabo: Ankara è infatti un importante membro della Nato ed è fra i paesi che hanno mostrato maggiore scetticismo al coinvolgimento diretto dell'Alleanza nel comando delle operazioni.

A Bruxelles, nel frattempo, l'Alleanza atlantica oggi ha completato la sua pianificazione militare per l'attuazione della 'no-fly zone', proprio per non farsi trovare impreparata in caso di accordo politico. Allo stesso tempo, ha spiegato il segretario generale della Nato Anders Fogh Rasmussen, gli ambasciatori dei paesi dell'Alleanza nel Consiglio Atlantico hanno deciso di «lanciare un'operazione per dare esecuzione all'embargo sulle armi contro la Libia». Rasmussen ha precisato che «il comandante in capo operativo, l'Ammiraglio Stavridis, sta attivando le navi e gli aerei nel Mediterraneo centrale», che «condurranno operazioni per monitorare, individuare e, se necessario, vietare il trasporto illegale di armi o di mercenari con vascelli sospetti».