23 aprile 2024
Aggiornato 09:30
Rivolta in Libia

Raid su Ajadabiya. Il G8 esclude no-fly zone

Gheddafi: «Per i ribelli non c'è speranza e vanno schiacciati al più presto. Anche perché sono in mano ai terroristi di al Qaida»

BENGASI - Il tempo gioca a sfavore dei ribelli libici. La riunione del G8 a Parigi ha di fatto escluso la possibilità di un intervento militare a difesa degli insorti e non farà alcun riferimento a una «no-fly zone» mentre sul campo le e truppe di Gheddafi si spingono sempre più verso Bengasi.

A Parigi, in ultima analisi, il G8 ha deciso di non decidere. nella dichiarazione finale approvata dai ministri degli Esteri del G8 riuniti a Parigi non c'è alcun riferimento specifico all'ipotesi di una «no fly zone» in Libia . Secondo fonti diplomatiche, Germania e Russia hanno insistito sulla presidenza di turno francese per far cadere qualsiasi riferimenti specifico sul divieto di sorvolo. Più in generale, i ministri si limitano ad «accogliere con soddisfazione il fatto che il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sta considerando come una questione urgente un ampio spettro di misure per assicurare la protezione della popolazione libica dagli attacchi da parte delle forze di Gheddafi» stando a una copia della dichiarazione finale ottenuta da TM News.
Ma l'urgenza di cui parlano i ministri del G8 e i tempi «rapidissimi» citati in mattinata da Frattini potrebbero essere comunque troppo lenti e troppo lunghi per gli insorti messi con le spalle al muro da Gheddafi. Sul campo la situazione è drammatica. La città di Ajdabiya, ultima roccaforte dei ribelli libici prima di Bengasi, è attaccata dai raid aerei delle forze governative e si prepara all'assalto finale. Le forze lealiste puntano a conquistarla per apriprsi la strada per Bengasi.

E in un'intervista al quotidiano Il Giornale, è lo stesso Gheddafi a chiarire le sue intenzioni. I ribelli, dice, non hanno «speranza» e vanno schiacciati al più presto. Anche perché, conclude, sono in mano ai terroristi di al Qaida.