19 aprile 2024
Aggiornato 19:00
Attacco a gasdotto

Egitto, interrotto il rifornimento di gas a Israele

I danni sono minori, l'incendio circoscritto in tre ore. L'Egitto attualmente rifornisce lo Stato ebraico per il 40% del suo fabbisogno di gas naturale

IL CAIRO - Un gasdotto che rifornisce Israele, situato nel Sinai a circa 10 chilometri dalla Striscia di Gaza, è stato attaccato da sconosciuti questa mattina, secondo quanto riferito da un responsabile egiziano, mentre la rivolta che chiede le dimissioni del presidente Hosni Mubarak entra nel suo dodicesimo giorno. I danni sono minori, ma i rifornimenti di gas verso Israele e la Giordania sono stati interrotti.
Gli aggressori hanno messo a segno l'attacco con dell'esplosivo nella località di Lehfen, nella regione di Sheikh Zuwayid, nella penisola del Sinai, ha precisato il responsabile sotto condizione di anonimato. I servizi di soccorso stanno spegnendo le fiamme, ha dichiarato alla tv un responsabile locale. «Non abbiamo ancora dettagli su quanto accaduto», ha precisato.

DANNI MINORI - La radio pubblica israeliana, che cita le frasi del governatore egiziano di El Arish, afferma invece che l'attacco è stato condotto all'alba utilizzando una piccola carica esplosiva. Ci sono danni minori e l'incendio è stato circoscritto nel giro di tre ore. Le forniture di gas verso Israele e la Giordania sono tuttavia interrotte, secondo le misure d'emergenza, ha aggiunto la radio di Gerusalemme.
Il primo febbraio Israele si è detta preoccupata per i rifornimenti di gas naturale provenienti dall'Egitto, in seguito alla rivolta che scuote il paese. A dicembre lo Stato ebraico ha concluso con il Cairo un accordo sulla fornitura di almeno 1,4 miliardi di metri cubi di gas. L'Egitto attualmente rifornisce a Israele il 40% del suo fabbisogno di gas naturale.