27 aprile 2024
Aggiornato 03:00
Medio Oriente

Olp e Fatah: sospendere il negoziato con Israele

I dirigenti delle due organizzazioni: «Fino a quando non saranno congelate nuovamente le colonie»

RAMALLAH - I dirigenti dell'Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp) e di al Fatah, riuniti oggi a Ramallah, in Cisgiordania, hanno come previsto annunciato che non intendono proseguire i colloqui di pace diretti con Israele fino a quando non saranno nuovamente congelate le costruzioni nelle colonie ebraiche nei territori palestinesi. «La nostra posizione non è cambiata, non negozieremo fino a quando continuerà la colonizzazione» ha detto all'Afp Nabil Abu Rudeina, il portavoce del presidente palestinese Abu Mazen, al termine di una riunione del Comitato esecutivo dell'Olp e degli alti dirigenti di al Fatah.
I dirigenti palestinesi non intendono neanche proseguire le consultazioni con lo staff del mediatore americano George Mitchell, e presenteranno le loro conclusioni ai membri della Lega araba in una riunione in programma l'8 ottobre in Libia.

MORATORIA SCADUTA - La moratoria di dieci mesi sulle costruzioni negli insediamenti, concessa dal governo israeliano alla fine del 2009, è scaduta alla mezzanotte di domenica scorsa. I palestinesi hanno più volte minacciato di abbandonare i colloqui di pace, ripresi il 2 settembre, se la moratoria non sarà rinnovata. Israele non intende però estendere ufficialmente il congelamento, e gli Stati Uniti negli ultimi giorni stanno esercitando forti pressioni sulle parti affinchè raggiungano un'intensa di compromesso che impedisca la fine prematura del negoziato.