26 aprile 2024
Aggiornato 21:30
Nessun rimpianto

Le memorie di Blair: giusto colpire Saddam

Esce oggi «Un viaggio», il libro dell'ex primo ministro britannico: «Desolazione per le vittime causate dalla guerra»

LONDRA - Nessun rimpianto per l'operazione militare in Iraq che ha rovesciato il governo di Saddam Hussein, ma una «profonda desolazione» per le vittime causate dalla guerra. Nel suo libro di memorie intitolato Un viaggio, pubblicato oggi, l'ex primo ministro britannico Tony Blair ripercorre il decennio passato a capo del governo di Londra. Blair afferma di nutrire ancora una sensazione «di angoscia» ripensando ai parenti delle vittime dell'invasione irachena, ma resta fermo sulla sua posizione: «non posso rammaricarmi della decisione di partecipare alla guerra».

«L'angoscia proviene da un sentimento di tristezza che va al di là» della dolorosa compassione che si prova quando si ascoltano notizie tragiche», ha scritto Blair, secondo quanto si legge in un estratto del libro. «Sono profondamente dispiaciuto per loro (le vittime del conflitto, ndr), desolato per tutte le vite perse, per le famiglie il cui lutto è reso più difficile ancora dalla discussione sulle ragioni della morte dei loro parenti», ha aggiunto Blair.
Nonostante questo, ha commentato però Blair nelle sue memorie, non ci sono rimpianti per la decisione di avere partecipato alla guerra. «Resto persuaso che lasciare Saddam al potere sarebbe stato un rischio più grave per la nostra sicurezza che rovesciarlo e che, benché le conseguenze siano state terribili, la realtà di Saddam e i suoi figli responsabili dell'Iraq sarebbe stata certamente ben più pericolosa», ha sostenuto l'ex primo ministro britannico.

Secondo la stampa britannica, Blair avrebbe ricevuto per il suo libro un anticipo di 4,6 milioni di sterline (5,6 milioni di euro): secondo le previsioni, le vendite dovrebbero generare un ricavo superiore a questa cifra.