28 marzo 2024
Aggiornato 22:00
Afghanistan

Il fondatore di Wikileaks: non temo di essere arrestato

Julian Assange: la nostra missione è «difendere la libertà di informazione»

NEW YORK - La missione del Wikileaks è «difendere in piena trasparenza la libertà di informazione», offrendo «un servizio pubblico». Con queste parole Julian Assange, fondatore del sito, torna a motivare la pubblicazione, avvenuta domenica scorsa, di migliaia di documenti segreti sulla guerra in Afghanistan, precisando di non temere di «essere arrestato».

«NON TEMO L'ARRESTO» - Il Pentagono ha criticato la diffusione di questi documenti segreti, denunciando il rischio corso dagli informatori afgani, mentre il Presidente Usa Barack Obama si è detto «preoccupato» da queste fughe di notizie, perchè potrebbero «minacciare persone o operazioni sul campo». A fronte di tale reazione, «prevista», Assange precisa: «Non ho problemi e non temo di essere arrestato».

LE FONTI - In un'intervista al quotidiano spagnolo El Pais, l'ex hacker australiano ha quindi sottolineato come le informazioni provengano «dall'interno del Pakistan e dell'Afghanistan»: «Gli informatori hanno rapporti con le unità sul campo di battaglia e con le ambasciate. Sono diverse le ragioni per cui ci passano le informazioni. In primo luogo per denaro. In secondo luogo per interesse personale, per approfittare di qualche cosa. In terzo luogo perché esca la verità».