Wikileaks: crimini di guerra in Afghanistan
Il fondatore del sito, Assange: «Lo provano i documenti. E' come aprire gli archivi della Stasi»
WASHINGTON - I rapporti militari statunitensi e della Nato relativi alla missione in Afghanistan, pubblicati da Wikileaks, costituirebbero le «prove di crimini di guerra»: lo ha affermato in conferenza stampa il fondatore del sito, Julian Assange.
Come riporta il quotidiano francese Le Monde, Assange ha paragonato la pubblicazione dei circa 90mila documenti all'apertura dell'archivio della Stasi, la polizia segreta della Ddr, ed ha sottolineato come sia impossibile che le forze armate possano far luce su queste vicende: «E' come se un poliziotto dovesse indagare su un omicidio di cui è il principale sospettato».
I rapporti - risalenti a un periodo compreso fra il 2004 e il 2009, prima del varo della nuova strategia della Casa Bianca decisa dall'Amministrazione Obama - riguardano in particolare gli incidenti in cui si sono registrate delle vittime civili e le relazioni conflittuali con i servizi segreti pachistani.
La Casa Bianca da parte sua ha criticato la decisione di pubblicare i documenti, ritenendo che possa «mettere a rischio le vite dei militari statunitensi e dei loro alleati».