19 aprile 2024
Aggiornato 07:00
Israle

Ventimila in marcia per liberazione Shalit

Arriveranno stasera davanti alla residenza del Premier Israeliano Netanyahu

GERUSALEMME - Circa 20.000 persone si sono unite oggi ai familiari di Gilad Shalit, il soldato israeliano tenuto in ostaggio da quattro anni da Hamas, nella loro marcia di protesta, giunta al sesto giorno. Il corteo, partito dalla casa della famiglia Shalit in Galilea, è diretto verso la residenza del primo ministro Benjamin Netanyahu a Gerusalemme. Lo riporta il sito web del quotidiano Haaretz.

Per molti attivisti lo straordinario numero di persone scese in strada oggi è dovuto alla rabbia per le dichiarazioni di ieri sera del premier Netanyahu, il quale ha detto che Israele è pronto a uno scambio di prigionieri con Hamas per ottenere la liberazione del giovane soldato, ma «non a qualsiasi prezzo».

I manifestanti dovrebbero arrivare di fronte alla residenza del primo ministro in serata, dove terranno una cerimonia per lo Shabbat. I familiari di Shalit hanno promesso che resteranno accampati davanti alla residenza di Netanyahu fino a quando il loro congiunto non sarà liberato.

Gilad Shalit è stato rapito il 25 giugno 2006 da un gruppo di miliziani legati ad Hamas, in un blitz lungo il confine tra Israele e la Striscia di Gaza. Netanyahu ha detto che tutti vogliono vedere Gilad libero, ricordando però che in passato molti palestinesi scarcerati da Israele hanno ricominciato a compiere attacchi contro gli israeliani.