29 marzo 2024
Aggiornato 16:00
Ritrovati esplosivi

Afghanistan, arrestati medici di Emergency

Sono tre operatori italiani dell'ospedale dell'ong a Lashkar Gah. L'Ong: «Accuse ridicole». La Farnesina prende le distanze

KABUL - Un ridicolo equivoco, oppure una faccenda imbarazzante, tanto che la Farnesina ha preso subito le distanze dai medici di Emergency: tre operatori italiani dell'ospedale dell'ong a Lashkar Gah, in Afghanistan, sono stati arrestati dalle forze di sicurezza afgane. Secondo quanto riferito da un portavoce dell'amministrazione provinciale, Dwood Ahmadi, in tutto sarebbero sei le persone arrestate, a causa del rinvenimento di cinture esplosive, granate e pistole.

COMPLOTTO - La polizia afgana sospetta un complotto per uccidere il governatore della provincia di Helmand. Le immagini della Associated Press mostrano l'irruzione nel magazzino dell'ospedale e l'apertura di alcune scatole che fra i vestiti sembrano contenere delle bombe a mano. In un comunicato, Emergency ribadisce che ritiene 'ridicole' le accuse rivolte contro i tre medici italiani: «Non siamo finora riusciti ad avere un contatto telefonico con loro. Fermo restante la libertà del governo afgano, delle forze di polizia afgane e dei servizi di sicurezza di svolgere tutte le indagini del caso, chiediamo l'assoluto rispetto dei diritti dei nostri operatori, locali e internazionali».

La Farnesina, da parte sua, fa sapere che il ministro Frattini sta seguendo gli sviluppi della vicenda in stretto raccordo con l'Ambasciata di Italia a Kabul e le autorità locali. Dagli ultimi accertamenti, riferiscono fonti del ministero, i medici italiani in stato di fermo lavoravano «in una struttura umanitaria non riconducibile nè direttamente nè indirettamente alle attività finanziate dalla Cooperazione italiana».
Emergency dal canto suo ricorda di essere presente in Afghanistan dal 1999 con tre centri chirurgici, un centro di maternità, una rete di 28 centri sanitari. A Lashkar-gah, Emergency è presente dal 2004 con un centro chirurgico per vittime di guerra, che in questi anni ha curato oltre 66mila persone.