Afghanistan, la Nato occultò raid che fece strage di civili
L'incursione del 12 febbraio avrebbe avuto una «falsa ricostruzione»
LONDRA - La Nato avrebbe cercato di occultare un raid militare compiuto il 12 febbraio scorso a Gardez, la capitale della provincia afgana di Paktika, che provocò la morte di cinque civili afgani, due donne incinte, due funzionari locali e una teenager. E' l'accusa che il quotidiano britannico The Times rivolge oggi all'Alleanza atlantica sulla base di alcune testimonianze fornite da residenti locali che sono riusciti a scampare alle bombe.
In un comunicato della Nato, pubblicato quel giorno, il comando militare dell'Alleanza sostenne che «i corpi delle due donne sono stati trovati per terra, imbavagliati e con segni d'arma da fuoco». Ma un'indagine compiuta dal Times ha mostrato che le informazioni fornite dalla Nato sono state falsate o ingannevoli. «Una falsa ricostruzione» rettificata dalle testimonianze di alcuni civili locali.