Le scosse assestamento ci saranno per mesi e mesi
Boschi (INGV): «Allarme tsunami tempestivo, la forza dipende dalla conformazione delle coste»
ROMA - Dopo il terremoto di magnitudo 8,8 nel sud del Cile, registrato alle 3.34, «scosse di assestamento si verificheranno per mesi e mesi, già se ne sono registrate due nell'ordine di magnitudo 6, in questo ordine di grandezza 8.8, sono da attendersene altre della stessa magnitudo e anche più forte», spiega Enzo Boschi il presidente dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia.
«L'allarme tsunami è stato tempestivo, il sistema ha funzionato», spiega Boschi l'onda di maremoto per un sisma di magnitudo 8.8 era attesa. L'allarme è partito in automatico dal Pacific Tsunami Warning Center statunitense. «Dopo l'esperienza di Sumatra l'allarme non viene sottovalutato, anzi».
La forza distruttiva delle onde, dipende però non solo dall'altezza dell'onda, bensì - spiega il presidente dell'Ingv - dalla conformazione della costa. L'onda che attraversa l'oceano ha in genere un'altezza modesta, due-tre metri, quando si abbassa il livello del mare in linea di principio l'onda si innalza per l'energia liberata. Durante lo tsunami di Sumatra nel 2004 in alcune zone si registrarono onde alte dai 15 ai 20 metri. «In questo caso sembrerebbe meno devastante la portata dello tsunami, ma le notizie che riceviamo sono al momento frammentate». E in linea di principio oltre alle coste cilene l'alalrme tsunami interessa tutte le coste del Pacifico, anche il Giappone, perchè alla velocità di 600 chilometri all'ora un'onda di tsunami arriva anche in Giappone, anche se dopo alcune ore.