20 aprile 2024
Aggiornato 06:30
Crisi mediorientale

Omicidio di Dubai: almeno otto sospetti risiedono in Israele

Cinque nominativi figurano nell'elenco telefonico israeliano

GERUSALEMME - I nomi di almeno otto dei 26 sospetti che la polizia di Dubai collega all'omicidio del comandante di Hamas Mahmud al-Mabhuh, corrispondono a quelli di altrettante persone che risiedono in Israele, avvalorando ulteriormente la tesi di un diretto coinvolgimento dello Stato ebraico nell'assassinio che si ritiene sia opera degli agenti del Mossad.

Cinque degli otto nominativi figurano infatti negli elenchi telefonici israeliani: si tratta di Philip Carr, Adam Korman, Gabriella Barney, Mark Sklar e Daniel Schnur. Il ministero degli Esteri australiano, da parte sua, ha comunicato che altri due nomi, Nicole Sandra McCabe e Joshua Daniel Bruce, appartengono a degli australiani che vivono in Israele. Un ottavo nominativo, Roy Cannon, corrisponde a quello di un uomo emigrato in Israele dalla Gran Bretagna nel 1979. Il figlio di Cannon, Raphael Cannon, ha tuttavia dichiarato all'Ap oggi che il vero passaporto del padre è in suo possesso e che quello usato a Dubai reca la fotografia di uno sconosciuto. Israele al momento non ha né confermato e né smentito un suo coinvolgimento nell'omicidio.