4 maggio 2024
Aggiornato 16:30
Elezioni Afghanistan

Karzai punta a un accordo per vincere le elezioni

Offerto l'incarico di premier al suo avversario pashtun Ghani

KABUL - A meno di due settimane dalle elezioni, il Presidente afgano Hamid Karzai sta cercando di raggiungere un accordo con uno dei suoi avversari, l'ex ministro delle Finanze Ashraf Ghani, per garantirsi la vittoria e scongiurare eventuali disordini qualora dalle urne non uscisse un risultato chiaro.

Il voto rischia infatti di dividere il Paese per etnie, dal momento che Karzai e il suo principale avversario, Abdullah Abdullah, appartengono a due distinti gruppi etnici e provengono di regioni diverse. Diversi funzionari afgani temono che se nessuno dei due riuscisse a imporsi in modo netto al voto del prossimo 20 agosto, il Paese potrebbe quindi diventare di nuovo teatro di violenze, come durante la guerra civile degli anni '90. «Tutto il Paese è armato. Tutti hanno le armi», ha ricordato un analista afgano. I sostenitori di Abdullah, a maggioranza tagica, hanno già fatto sapere di essere pronti a scendere in piazza «con i kalashnikov» in caso di una vittoria di Karzai, convinti che un risultato favorevole al presidente uscente sia possibile solo con brogli.

Sebbene Karzai, di etnia pashtun, sia ancora dato come favorito, il suo staff teme che il candidato Ashraf Ghani, anche lui di etnia pashtun, possa togliergli voti, impedendogli di affermarsi con il 51% dei consensi già al primo turno. A fronte di tale scenario, rivela oggi il quotidiano britannico The Independent, Karzai sta quindi cercando di arrivare a un'intesa con Ghani, per compattare il voto pashtun e battere Abdullah.

Alcuni funzionari hanno fatto sapere che Karzai avrebbe offerto a Ghani l'incarico di premier e fonti vicine al Presidente hanno precisato che l'offerta è stata presentata per la prima volta due settimane fa dal fratello del Capo dello Stato, Qayum. La proposta sarebbe stata discussa anche dall'inviato speciale Usa per Pakistan e Afghanistan, Richard Holbrooke, e dall'Ambasciatore americano Karl Eikenberry con lo stesso ex ministro delle Finanze, ben considerato da Washington per la sua professionalità.

Nel corso della campagna elettorale, Karzai ha già raggiunto diversi accordi con leader tribali e signori locali, promettendo incarichi in cambio dei voti. Si stima che con queste intese siano stati già assegnati almeno 20 incarichi di governo.