5 maggio 2024
Aggiornato 19:00
Nucleare nordcoreano

Clinton: «Aiuti economici se nordcorea rinuncia al nucleare»

Washington delinea politica del «bastone e la carota»

PHUKET - Gli Stati Uniti esortano gli alleati asiatici ad applicare le sanzioni dell'Onu contro la Corea del Nord, ma potrebbero procedere a sostegni economici ed energetici in caso di una seria e verificabile denuclearizzazione da parte di Pyongyang: è una politica del bastone e carota quella delineata dal segretario di Stato degli Stati Uniti Hillary Clinton nel Forum regionale sulla sicurezza dell'Associazione dei Paesi del sud est asiatico (Asean), in corso a Phuket, in Thailandia.

Innanzitutto Washington mostra i muscoli: gli Usa, ha detto Clinton, perseguiranno «qualsiasi strada» per denuclearizzare la penisola coreana e chiedono alla comunità internazionale di attuare le sanzioni per impedire l'accesso ai porti delle navi nordcoreane che possono trasportare materiali proibiti, e quelle finanziarie contro le imprese che sostengono il programma nucleare nordcoreano.

Tuttavia, in un discorso atteso per oggi ma di cui sono stati diffusi alcuni stralci, Clinton sostiene anche che se Pyongyang farà passi «irreversibili» verso l'abbandono del nucleare, gli Stati Uniti e i loro alleati faranno passi nei suoi confronti «in modo comprensivo e coordinato». «La piena normalizzazione delle relazioni, un regime di pace permanente, assistenza energetica ed economica di rilievo, sono tutte cose possibili nel contesto di una piena e verificabile denuclearizzazione».

Il forum sulla sicurezza raggruppa i 10 paesi dell'Asean (Thailandia, Malaysia, Singapore, Indonesia, Filippine, Brunei, Vietnam, Laos, Birmania, Cambogia) e 17 Paesi o blocchi fra cui quelli che partecipato ai negoziati a sei sulla denuclearizzazione nordcoreana (Cina, Giappone, Russia, Corea del Sud). La Corea del Nord, che recentemente si è ritirata dai negoziati a sei, ha inviato solo una delegazione di diplomatici in Thailandia.