26 aprile 2024
Aggiornato 00:00
Medio Oriente

Israele dice no ad Obama su sospensione attività coloniale

Katz: «Lo dico chiaramente, questo governo non accetterà mai»

GERUSALEMME - Israele rifiuta la sospensione totale della sua attività coloniale in Cisgiordania, come richiesto espressamente dal presidente degli Stati Uniti Barack Obama: lo ha affermato oggi il ministro israeliano dei Trasporti, Israel Katz, considerato molto vicino al premier dello Stato ebraico, Benjamin Netanyahu.

Voglio dire in modo molto chiaro che l'attuale governo israeliano non accetterà in nessun modo che la politica coloniale legale venga congelata nella Giudea-Samaria (Cisgiordania, ndr)», ha affermato Katz alla radio militare.

Il ministro israeliano dei Trasporti ha fatto allusione al proseguimento della costruzione delle 120 colonie che hanno ottenuto le autorizzazioni necessarie delle autorità. Il governo di Netanyahu in compenso si è dichiarato pronto ad evacuare un centinaio di insediamenti non autorizzati stabili da coloni estremisti.

Katz è il primo esponente del governo ad esprimersi pubblicamente sulle divergenze con gli Stati Uniti apparse la settimana scorsa, dopo la richiesta di Barack Obama e del segretario di Stato Usa Hillary Clinton sulla politica coloniale israeliana.