29 marzo 2024
Aggiornato 08:30

Papa: a israeliani e palestinesi serve coraggio e immaginazione

Andare oltre recriminazioni. Pace inizia nel cuore, in famiglia

BETLEMME - Israeliani e palestinesi riusciranno ad uscire dal conflitto che insanguina il Medio Oriente da decenni solo grazie a «coraggio e immaginazione»: ne è convinto il Papa, che, visitando questo pomeriggio un campo di rifugiati nei Territori palestinesi, invita a costruire la pace senza «recriminazioni» e a partire dalla propria famiglia.

La pace, ha detto Benedetto XVI, «deve aver inizio nel proprio ambiente, nella propria famiglia, nel proprio cuore. Continuo a pregare perché tutte le parti in conflitto in questa terra - ha proseguito - abbiano il coraggio e l'immaginazione di perseguire l'esigente ma indispensabile via della riconciliazione».

Da entrambe le parti del «muro», per Ratzinger, «è necessario grande coraggio per superare la paura e la sfiducia, se si vuole contrastare il bisogno di vendetta per perdite o ferimenti». La storia, ha detto, «ci insegna che la pace viene soltanto quando le parti in conflitto sono disposte ad andare oltre le recriminazioni e a lavorare insieme a fini comuni, prendendo sul serio gli interessi e le preoccupazioni degli altri e cercando decisamente di costruire un'atmosfera di fiducia. Deve esserci - per Ratzinger - una determinazione ad intraprendere iniziative forti e creative per la riconciliazione: se ciascuno insiste su concessioni preliminari da parte dell'altro, il risultato sarà soltanto lo stallo delle trattative».