23 agosto 2025
Aggiornato 05:30

Iraq, Generale Usa: necessario restare oltre scadenza giugno

Tensione soprattutto nelle province del nord e in quelle curde

BAGHDAD - Le attività di Al Qaida in due province irachene potrebbero impegnare le truppe di combattimento americane ben oltre la scadenza del 30 giugno fissata per il loro ritiro. Lo sostiene il generale, Ray Odierno, comandante in capo Usa in Iraq, nella sua prima intervista rilasciata ad un quotidiano britannico.

Il numero dei soldati a Mosul e Baquba, del nord del Paese, potrebbe aumentare, anziché diminuire nel corso del prossimo anno, spiega Odierno al Times, e una decisione in proposito sarà presa nelle prossime settimane in accordo con le autorità irachene, cui spetta l'ultima parola. Le truppe americane dovrebbero lasciare le città dell'Iraq entro la fine di giugno. Qualsiasi rinvio rappresenterebbe una sconfitta politica per il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, che si è impegnato a ritirare dall'Iraq tutte le truppe da combattimento entro l'agosto 2010, per rafforzare contemporaneamente la presenza americana in Afghanistan.

Odierno si è detto anche molto preoccupato per il rischio di una ripresa del conflitto tra curdi e arabi nelle province settentrionali; ritiene inoltre «molto pericolosa» la minaccia costituita dai gruppi sciiti finanziati dall'Iran sullo stile degli Hezbollah libanesi. Il generale vanta una lunga esperienza in Iraq: arrivato nell'aprile 2003, fu al comando della divisione responsabile della cattura di Saddam Hussein; fino al 2007 è stato il numero due del Generale Petraeus, di cui poi ha preso il posto. In base all'accordo tra Washington e Baghgad, tutti i 140.000 soldati americani, non solo le forze operative da combattimento, dovranno lasciare l'Iraq entro la fine del 2011.