19 marzo 2024
Aggiornato 08:00
Accoglienza caldissima

Il discorso di Draghi all'assemblea di Confindustria: «No a nuove tasse, serve patto per il Paese»

Il Presidente del consiglio è partito dai dati economici, che vedono una crescita intorno al 6%. Un «rimbalzo» naturale, ma la sfida «è fare in modo che questa ripresa sia duratura e sostenibile»

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Mario Draghi ha «debuttato» oggi da presidente del Consiglio all'assemblea di Confindustria ricevendo un'accoglienza caldissima, con lunghi applausi, e incassando il pieno sostegno da parte del presidente Carlo Bonomi.

Nel suo lungo intervento, a tratti a braccio, il premier ha rassicurato la platea sul fatto che il governo «non ha intenzione di aumentare le tasse» perchè ancora «i soldi si danno e non si prendono» e ha annunciato un intervento da oltre tre miliardi sui costi di energia e gas, che andrà oggi in Consiglio dei ministri. Si tratterà, ha spiegato, di «eliminare per l'ultimo trimestre dell'anno gli oneri di sistema del gas per tutti, e quelli dell'elettricità per le famiglie e le piccole imprese. Potenziamo il bonus luce e gas per proteggere soprattutto le fasce meno abbienti».

«Stimiamo la crescita intorno al 6%»

Draghi è partito dai dati economici, che vedono una crescita intorno al 6% contro il 4,5% stimato a primavera. Un «rimbalzo» naturale, ma la sfida «è fare in modo che questa ripresa sia duratura e sostenibile». Per farlo la prima condizione è evitare una nuova ondata pandemica e per questo «il green pass è uno strumento di libertà e sicurezza, per difendere i cittadini e i lavoratori e tenere aperte le scuole e le attività economiche». Se i contagi non cresceranno, ha assicurato, «potremo allentare ulteriormente le restrizioni che sono ancora in vigore».

E poi occorre andare avanti con gli investimenti e le riforme per l'attuazione del Pnrr, perchè c'è un continuo «confronto» con la Commissione Ue e le tranche di finanziamenti sono condizionati all'attuazione di «investimenti e riforme» previsti. A questo proposito oggi in Cdm sarà fatto il punto sullo stato di avanzamento del Piano. A breve, già a ottobre, ci sarà quindi da varare la legge sulla concorrenza, su cui ha chiesto il sostegno delle imprese. Poi, in manovra, andrà la riforma degli ammortizzatori sociali e delle politiche attive del lavoro. Il tutto in un quadro che vede tra le priorità la transizione ecologica ("non una scelta ma una necessità"), quella digitale, lo sviluppo del Sud.

In questo contesto, ha concluso, serve «unità» per «non aggiungere incertezza interna a quella esterna». Da qui la proposta di un «patto economico, produttivo, sociale, del Paese: «Ci sono - ha sottolineato - molte misure di cui discutiamo che possono essere materia di questo patto». Un'invito subito raccolto da Bonomi secondo cui «a quel tavolo dobbiamo andare tutti».

(con fonte Askanews)