La Borsa sale e lo spread scende. Alla faccia della bocciatura di Moody's
L'agenzia di rating ha declassato l'Italia, ma il baratro previsto dalle analisi più pessimistiche è stato evitato. E i mercati hanno reagito positivamente

ROMA – L'agenzia di rating Moody's ha declassato l'Italia venerdì sera, eppure il tanto temuto terremoto finanziario, alla riapertura dei mercati lunedì mattina, non c'è stato. Anzi, piazza Affari, dopo la pausa del fine settimana, ha aperto in netto rialzo, e addirittura il famigerato spread è in deciso calo rispetto alla chiusura di venerdì scorso. A mezzogiorno i guadagni della borsa di Milano si attestavano al +0,62%, mentre il differenziale tra Btp e Bund si è ristretto a 294 punti base (dopo aver toccato anche quota 285 in mattinata). Una reazione paradossale solo in apparenza, che ha smentito le più fosche previsioni contro l'economia italiana dei grandi giornali. E che si spiega con un pessimismo e una prudenza dei mercati nei confronti del nostro Paese, che si sono rivelate addirittura eccessive.
Evitato il baratro
In parole povere, gli investitori si aspettavano ancora di peggio. È vero che Moody's ha assegnato ai nostri titoli di Stato un rating a Baa3, il più basso di sempre. Ma questa decisione, rispetto a quanto era atteso dagli analisti più critici nei confronti dell'Italia, è stata molto meno grave. Non è arrivato il declassamento di due gradini, che avrebbe portato il debito al livello di «spazzatura», e nel frattempo l'outlook, ovvero le prospettive del rating, sono state riportate a stabili, non a negative: significa che al momento l'agenzia non prefigura altre possibili bocciature, con cui i titoli tricolori finirebbero fuori dalla categoria ritenuta più sicura. Insomma, quella di Moody's è stata «la mossa più morbida tra quelle possibili – commenta all’agenzia Bloomberg Ciaran O’Hagan, capo delle strategie sui tassi nell’area euro di Société Générale, come riporta oggi il quotidiano Sole 24 Ore – L’incertezza è stata rimossa. E questo merita di essere premiato con un buon rally».
Ridotta l'incertezza
Parallelamente, anche sul fronte politico, le tensioni che si erano create tra Lega e M5s sul condono, e che tra giovedì e venerdì avevano creato impennate sui tassi dei Btp fino a spingere lo spread a 340 punti, sembrano essere rientrate. E questa è stata un'altra indicazione di scampato pericolo per gli speculatori internazionali. Insomma, stavolta persino una bocciatura si è trasformata in una buona notizia. Con buona pace di tutti quelli che si aspettavano il tracollo dell'Italia...
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