19 aprile 2024
Aggiornato 17:00
Crescita

Pil, Istat: +0,4% nel secondo trimestre, su anno +1,5%. Renzi: «Il tempo è galantuomo»

Nel secondo trimestre il Pil (espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2010), corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dello 0,4% rispetto ai tre mesi precedenti e dell'1,5% rispetto al secondo trimestre del 2016

Il segretario Pd Matteo Renzi
Il segretario Pd Matteo Renzi Foto: Angelo Carconi ANSA

ROMA - Nel secondo trimestre il Pil (espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2010), corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dello 0,4% rispetto ai tre mesi precedenti e dell'1,5% rispetto al secondo trimestre del 2016. E' quanto comunica l'Istat. Il secondo trimestre del 2017, sottolinea l'Istat, ha avuto tre giornate lavorative in meno del trimestre precedente e due giornate lavorative in meno rispetto al secondo trimestre del 2016. La variazione congiunturale è la sintesi di un aumento del valore aggiunto nei comparti dell'industria e dei servizi e di una diminuzione nel settore dell'agricoltura. Dal lato della domanda, si registra un apporto positivo della componente nazionale (al lordo delle scorte) e un limitato contributo negativo della componente estera netta. Nello stesso periodo il Pil è aumentato in termini congiunturali dello 0,6% negli Stati Uniti, dello 0,5% in Francia e dello 0,3% nel Regno Unito. In termini tendenziali, si è registrato un aumento del 2,1% negli Stati Uniti, dell'1,8% in Francia e dell'1,7% nel Regno Unito.

Serracchaini: Avanti insieme
Dati immediatamente rivendicati dal Governo e dal Pd in generale.  "Il nostro obiettivo è proseguire sulla strada dello sviluppo e recuperare tutti i posti di lavoro perduti dall'inizio della crisi. Avanti, insieme», ha scritto su Facebook la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani. «I dati Istat - sottolinea Serracchiani - rilevano una crescita confortante del Pil italiano: +0,4% nell'ultimo trimestre e aumento tendenziale dell'1,5% rispetto al 2016. Le politiche messe in atto negli scorsi anni hanno spinto la ripresa e la crescita del nostro Paese».

Renzi: il tempo è galantuomo
«Avanti» è anche la parola d'ordine di Matteo Renzi, che in un lungo post su Facebook ha esultato per i dati Istat - assumendosene in parte il merito -, pur esprimendo la necessità di continuare a lavorare. "Il tempo è galantuomo: basta saper aspettare. Oggi i dati ISTAT dicono che la strategia di questi anni produce risultati. Flessibilità, non austerity. Giù le tasse a ceto medio e imprese che investono. Scommettere sulla crescita, non sul declino. I risultati arrivano, il tempo è davvero galantuomo", scrive l'ex premier. 
«Oggi sarebbe facile domandarsi: chi aveva ragione ad alzare la voce in Europa e a combattere per la flessibilità? Sarebbe facile, ma non servirebbe a nulla. 
Il passato è passato, la realtà ha smentito i gufi, la verità non si cambia con le fake news. Ma noi oggi, proprio oggi, noi non possiamo permetterci di guardarci indietro. Non possiamo, amici. Dobbiamo guardare davvero AVANTI. La disoccupazione va portata sotto il 10%, la disoccupazione giovanile va dimezzata, la crescita deve arrivare al 2%. Per me la strada è quella illustrata nel libro nel progetto "Tornare a Maastricht" e sono sicuro che - qualunque sarà il governo della prossima legislatura - da qui non si scappa.
I #millegiorni hanno rimesso in moto l'Italia, ma noi vogliamo correre. Perché questo Paese ha tutto per farcela. Non ci serve che ci diano ragione per il passato, ci serve che ci diano ascolto per il futuro. Noi ci siamo. Avanti, insieme»
.