2 maggio 2024
Aggiornato 08:00
In bilico nodo Mts

Londra-Deutsche Borse, perché è a rischio la fusione

Secondo Lse è molto improbabile che Londra accolga le richieste di Bruxelles e proceda alla cessione delle attività italiane più strategiche, quelle sul mercato dei titoli di Stato (Mts)

LONDRA - Lse ha definito «altamente improbabile» che possa rispettare le condizioni poste dalla Commissione europea per la maxi-fusione con la Borsa di Francoforte. In un comunicato pubblicato nelle scorse ore, la Borsa di Londra ha affermato che la richiesta di vendere una delle più strategiche attività italiane, il mercato dei titoli di Stato (Mts), non può essere accolta.

Londra dice «no» a Bruxelles
«Il consiglio di amministrazione di Lse ritiene - si legge in una nota - altamente improbabile che una tale vendita possa avere luogo». Tuttavia, la Borsa di Londra non ha messo da parte la sua volontà di fare la fusione con la Borsa di Francoforte e continuerà a cercare di realizzarla. Una fusione tra Lse e Deutsche Boerse vedrebbe la nascita di un vero e proprio gigante borsistico, come quello degli Stati Uniti e del Giappone. Sulla scia delle difficoltà incontrate lungo il percorso, il titolo Lse ieri ha perso il 3,10% e Deutsche Borse è andata giù del 4,80%.

Le richieste della Commissione europea
Anche il tempo gioca a sfavore della fusione, perché entro un mese l’Antitrust europeo renderà noto il suo verdetto. La Commissione europea ha chiesto alla Borsa di Londra, che controlla anche Borsa italiana, la vendita del 60% della piattaforma informatica Mts, che ha sedi a Milano, Roma, Londra, Parigi e New York con attività giornaliera media dichiarata in oltre 100 miliardi di euro, specializzata nel lucroso trading dei titoli di Stato italiani (e di altri Paesi). La richiesta di Bruxelles, però, ha incontrato l'ostilità della Borsa londinese, che ritiene «altamente improbabile» il rispetto delle condizioni imposte dalla Commissione europea.

L'Ue deve decidere entro il 3 aprile
Ora la palla passa all'Ue, che dovrà decidere entro il 3 aprile prossimo se dare comunque il via libera alla fusione oppure no. «Non abbiamo ancora preso nessuna decisione – ha comunicato il commissario Ue per la Concorrenza, la danese Margrethe Vestager tramite il suo portavoce -. La nostra valutazione è in corso». Di solito chi si rifiuta di chinare la testa di fronte alle richieste dell'Antitrust Ue non ottiene il lasciapassare comunitario, ma Lse ha fatto sapere che non intende mollare la presa su Deutsche Borse e cercherà altre strade per procedere alla fusione. I rapporti tra Londra e Bruxelles sono diventati più tesi in seguito alla Brexit, che continua a generare non poche incognite.