18 agosto 2025
Aggiornato 02:30
nikkei ai minimi da ottobre

Brexitfobia, tutte le borse mondiali tremano

Un'ondata di crolli ha investito i titoli delle Borse mondiali, ma è proprio Londra ad aver registrato uno dei cali più contenuti. Pesa sulla finanza globale anche la decelerazione degli investimenti pubblici in Cina

ROMA - Sterlina sempre più giù in avvio di settimana, zavorrata dallo spettro della Brexit. Già venerdì scorso, a seguito della diffusione di sondaggi che riportavano una prevalenza di elettori orientati a votare "no" alla permanenza nell'Unione europea, al referendum del 23 giugno, la valuta del regno aveva subito pesanti deprezzamenti, finendo ai minimi da due mesi sul dollaro.

Un'ondata di crolli sulle Borse mondiali
Ora la tendenza prosegue e il british pound cala a 1,4130 dollari, laddove fino a venerdì mattina fluttuava attorno a 1,44. Nel frattempo la sterlina cala a 1,2529 dollari, contro 1,2750 di venerdì mattina. L'apparente crescita della quota di favorevoli alla Brexit ha innescato nelle ultime due sedute una ondata di crolli delle Borse mondiali, proseguita stamattina con pesanti cadute di molte piazze in Asia e nuovi ribassi in Europa.

Londra segna uno dei cali più contenuti
A tarda mattina a Milano l'indice Ftse-Mib cede un 2,52 per cento, Parigi segna meno 1,53 per cento, Francoforte meno 1,41 per cento. Paradossalmente proprio Londra segna uno dei cali più contenuti, meno 0,44 per cento. Precedentemente Tokyo ha lasciato sul terreno un pesante 3,51 per cento, Hong Kong un meno 2,52 per cento e Shanghai un meno 3,23 per cento.

Decelerano gli investimenti pubblici in Cina
A pesare anche i dati sugli investimenti pubblici in Cina, che hanno segnato una netta decelerazione nei primi 5 mesi dell'anno. Ma a tenere banco è il voto in Gran Bretagna, specialmente sul mercato dei cambi dove secondo i dati della Commodity Futures Trading Commission americana le scommesse ribassiste sulla sterlina sono raddoppiate nell'ultima settimana. A quota 6 miliardi di dollari queste puntate sono salite ai massimi da tre anni a questa parte.