19 aprile 2024
Aggiornato 21:30
A settembre frenata su imprese, specialmente su prestiti a breve

Bce, si blocca la ripresa del credito bancario nell'area euro

Battuta d'arresto per la ripresa del credito bancario nell'area euro, specialmente sulle imprese dove a settembre si è assistito ad un netto indebolimento, in frenata anche il credito al consumo mentre sui mutui per l'acquisto di immobili si sono visti lievi miglioramenti

ROMA - Battuta d'arresto per la ripresa del credito bancario nell'area euro, specialmente sulle imprese dove a settembre si è assistito ad un netto indebolimento, in frenata anche il credito al consumo mentre sui mutui per l'acquisto di immobili si sono visti lievi miglioramenti. E' il quadro che emerge dal rapporto mensile della Bce, che per il generale aggregato monetario M3 ha evidenziato un tasso di crescita su base annua del 4,9 per cento, lo stesso valore di agosto.

Credito alle famiglie
Guardando alle vari componenti, il credito alle famiglie ha segnato un più 1,5 per cento, dal più 1,4 per cento del mese precedente. E i dati depurati dagli effetti di cessioni e cartolarizzazioni indicano un più 1,1 per cento a settembre dal più 1 per centro di agosto. L'aumento però riflette esclusivamente la dinamica dei mutui per l'acquisto di casa, al più 1,8 per cento dal più 1,6 per cento di un mese prima. Il credito al consumo si è infatti attestato al più 2,5 per cento rispetto al più 2,6 per cento di un mese prima.

Credito alle imprese
Più netto l'indebolimento sul credito alle imprese, con una crescita ridotta allo 0,1 per cento a fronte del più 0,4 per cento di un mese prima. La flessione riflette soprattutto i finanziamenti di breve termine, con scadenza entro 12 mesi si sono attestati al meno 2,7 per cento dal più 0,2 per cento del mese precedente.

Nuove misure di stimolo monetario?
L'andamento titubante del credito bancario è un ulteriore argomento a favore di un potenziamento delle misure di stimolo monetario della stessa Bce. La scorsa settimana il presidente Mario Draghi ha preannunciato che a dicembre l'attuale piano verrà essere «rivisto», creando forti aspettative di un rafforzamento del quantitative easing che attualmente procede al ritmo di 60 miliardi di euro al mese.

(Con fonte Askanews)