Furlan: «No a rinvii sulla flessibilità in uscita»
La leader della CISL critica l'ipotesi di rinviare al 2016 la controriforma Fornero e a questo proposito ricorda che sono in atto presidi unitari davanti alle Prefetture in diversi capoluoghi: «Abbiamo bisogno da subito già nella legge Finanziaria di un segnale importante»
TORINO - «Serve subito una riforma pensionistica che risolva il problema della flessibilità in uscita e a questo proposito il governo deve smetterla con le dichiarazioni contraddittorie». È quanto ha sostenuto il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan, a margine della conferenza organizzativa programmatica del sindacato per Torino e il Canavese. «Quando incontreremo il governo - ha detto Furlan - verificheremo se la sua intenzione è quella di riaprire il cantiere sulla riforma pensionistica o se restiamo agli annunci. In questi mesi - ha sottolineato Furlan - sono state presentate tante ipotesi e il governo ha aperto e richiuso più volte la questione. Noi vogliamo capire se per il governo è una cosa seria o se invece il tema serve soltanto per calendarizzare e calibrare a seconda degli spot elettorali televisivi che sono una cosa che interessano poco agli italiani».
Serve un segnale importante subito
Furlan critica l'ipotesi di rinviare al 2016 la controriforma Fornero e a questo proposito ricorda che sono in atto presidi unitari davanti alle Prefetture in diversi capoluoghi: «Abbiamo bisogno da subito - ha detto Furlan - già nella legge Finanziaria di un segnale importante, che non è soltanto il riconoscimento della settima salvaguardia degli esodati o il prolungamento dell'opzione donna. Questo - ha proseguito - è il Paese che tiene inchiodati i lavoratori al posto di lavoro fino a 66-67 anni con mansioni spesso incompatibili a quella età, mentre oltre il 40% dei giovani non ha lavoro. La controriforma delle pensioni, che lascia libertà in uscita ai lavoratori e alle lavoratrici deve essere fatta subito. Questa è una risposta alle esigenze delle imprese che hanno bisogno di innovazione e quindi di giovani, dei lavoratori anziani e dei giovani disoccupati».
Giovedì in Toscana protesta Cgil-Cisl-Uil contro legge Fornero
Cgil, Cisl e Uil promuovono una mobilitazione per cambiare la legge Fornero sulle pensioni. In Toscana i tre sindacati si mobiliteranno giovedì 15 ottobre, con dei presìdi unitari in ogni capoluogo davanti alle Prefetture (ci saranno volantinaggi di materiale informativo, si chiederà un incontro ai prefetti).
Per essere presenti ai presìdi, i lavoratori delle cave hanno proclamato uno sciopero di otto ore nella giornata. Queste le richieste dei sindacati al Governo: abbassare l'età di accesso alla pensione reintroducendo una vera flessibilità in uscita e un intervento sui lavoratori precoci, anche per favorire il turnover e incrementare l'occupazione giovanile; trovare una soluzione definitiva per gli esodati e per l'effettiva applicazione dell'Opzione donna; riconoscere un diverso trattamento di accesso per tutti coloro che svolgono lavori gravosi (cavatori, edili, lavori notturni...).
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