Caporalato, Martina: «Il governo metterà a punto un piano d'azione entro 15 giorni»
Si è svolto questa mattina il vertice straordinario dei ministri del Lavoro, Giuliano Poletti, e delle Politiche agricole, Maurizio Martina. Presenti anche i rappresentanti di governo, imprese, sindacati e Inps
ROMA (askanews) - Entro due settimane sarà messo a punto dal governo un «piano d'azione organico e stabile» contro il fenomeno del caporalato e, più in generale, contro il lavoro irregolare nell'agricoltura. Lo hanno annunciato i ministri del Lavoro, Giuliano Poletti, e delle Politiche agricole, Maurizio Martina, al termine di una riunione cui hanno partecipato rappresentanti di governo, imprese, sindacati, Inps (con il presidente Tito Boeri) e della cabina di regia della rete del lavoro agricolo di qualità costituita con il provvedimento "campo libero" nel 2014.
Martina: Entro 15 giorni un piano del governo
Il ministro Martina ha ricordato che «quello del caporalato è un fenomeno molto delicato e c'è un impegno molto forte del Governo per un piano d'azione organico e stabile, che sarà messo a punto entro 15 giorni».La cabina di regia della rete del lavoro agricolo di qualità, ha poi sottolineato il ministro delle Politiche agricole, «sta sviluppando il piano di contrasto su alcuni punti chiave: rafforzamento dei controlli; investimento sul lavoro agricolo per cambiare passo; operatività territoriale della rete; e investimento vero e unitario tra mondo del lavoro, imprese agricole, grande distribuzione e ministeri».
Serve un atto legislativo importante
Quella di oggi è stata «una riunione molto utile - ha aggiunto Martina - bisogna andare avanti. Non serve generalizzare e dipingere la situazione tutta in negativo. La stragrande maggioranza delle imprese agricole opera nella regola. Si tratta di buoni esempi di legalità. Bisogna andare oltre l'emergenza - ha concluso - per fare un salto di qualità». Martina ha anche confermato che «a breve» sarà realizzato un impegno del Governo per «un atto legislativo importante» che riguarda la confisca del beni alle imprese che si macchiano di illegalità nel lavoro agricolo, a partire dal capolarato.
Poletti: Guerra aperta al caporalato
«Vogliamo stroncare il caporalato», ha detto Poletti al termine della riunione. «Abbiamo già sviluppato azioni di contrasto - ha proseguito - le rafforzeremo e le metteremo insieme, affrontando le varie questioni in collaborazione con il ministero dell'Interno per quanto riguarda l'immigrazione e quello della Giustizia per le normative relative alla confisca dei beni». Il ministro del Lavoro ha aggiunto che «abbiamo assolutamente il bisogno di far scendere il livello di illegalità in tutti i contesti entro cui si sviluppa il caporalato. Per questo bisogna lavorare su tutti i fenomeni connessi all'illegalità. Vogliamo costruire un piano d'azione che abbia la capacità di risolvere strutturalmente il problema».
Prepareremo un'azione su larga scala
Poletti ha poi dichiarato che l'intento è quello di realizzare una «strumentazione di rendicontazione di tutto quello che viene fatto» e «un'azione larga» in modo che anche «l'opinione pubblica sia informata affinché non scemi l'attenzione su fenomeni così gravi. In sostanza, il Governo vuole costruire una risposta organica e stabile nel tempo, tenendo conto del danno alle persone - ha sottolineato il ministro del Lavoro - ma anche del danno al sistema imprenditoriale. Laddove ci saranno oneri bisognerà trovare le risorse nella legge di stabilità. Dobbiamo mettere in fila tutte le cose e definire un piano di controllo e di azioni positive».
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