29 marzo 2024
Aggiornato 13:00
Il balzo maggiore dal 2010

L'economia Usa accelera, Pil in crescita del 3,7%

La seconda lettura del dato è migliore delle stime precedenti, è un segnale positivo per il futuro

NEW YORK (askanews) - Nel secondo trimestre del 2015 l'economia americana è cresciuta a un passo più veloce di quanto inizialmente calcolato grazie all'aumento degli investimenti da parte delle aziende. Il Pil è salito del 3,7% su base annuale, meglio della precedente stima pari a un +2,3%. E' quanto emerge dalla seconda stima del dato diffuso dal dipartimento al Commercio americano, che ha così superato le stime degli analisti per un +3,3%.

L'economia Usa fa un salto in avanti
L'economia Usa sembra seguire il percorso osservato nel 2014, quando ci fu una contrazione all'inizio dell'anno seguita da un rimbalzo forte. Ma in generale la crescita è stata modesta, con il Pil annuale salito tra l'1,5% e il 2,4% in ognuno degli ultimi 4 anni. Nel primo trimestre di quest'anno, la prima lettura del Pil aveva indicato una crescita dello 0,2%; poi ci fu una revisione a un -0,7% mentre il dato finale si assestò a un +0,6%. La lettura finale del dato odierno arriverà il 25 settembre prossimo. Si sottolinea come nel secondo trimestre gli investimenti aziendali - riflesso di spese in costruzioni, attrezzature, ricerca e sviluppo - siano aumentate del 3,2% contro la precedente stima di un declino dello 0,6%.

Il Pil è salito al 3,5%
E' il segno di ottimismo per il futuro. I bilanci potrebbero avere aiutato visto che i profitti aziendali al netto delle imposte, della valutazione delle scorte e di aggiustamenti nelle spese per capitale hanno registrato un rialzo del 5,1% rispetto al primo trimestre, il maggiore balzo in un anno. Su base annuale c'è stato un +7,3%. La Corporate America ha aumentato le scorte, un'accumulazione di beni che non sembra destinata a proseguire nel trimestre in corso: il dato reale è arrivato a quota 121,1 miliardi di dollari, contribuendo per lo 0,22% al Pil del periodo e non fungendo da peso come era stato invece inizialmente calcolato. Il Pil al netto delle scorte è salito del 3,5% contro precedenti stime per un +2,4%.

Il balzo maggiore dal 2010
Il rapporto odierno indica però altri trend che potrebbero invece continuare nei tre mesi in corso. Le spese per consumi, che generano due terzi dell'output, sono aumentate del 3,1% contro la prima lettura pari a un +2,9% e dopo il +1,8% dei primi tre mesi: le famiglie sembrano ritrovare fiducia dopo le incertezze di inizio anno. Le spese nella costruzione e manutenzione di case sono cresciute al passo del 7,8% contro la precedente stima pari a un +6,6% e dopo un +10,1% registrato tra gennaio e marzo. Le esportazioni sono aumentate del 5,2% contribuendo per lo 0,23% al Pil. Si tratta della seconda volta soltanto da inizio 2014 che il commercio non ha pesato sull'economia Usa. Le importazioni hanno messo a segno un +2,8%. Le spese del governo hanno visto un +2,6% contro la precedente stima pari a un +0,8%. E' il maggiore balzo dal 2010.