28 agosto 2025
Aggiornato 03:30
Dati positivi per il Belpaese

La ripresa dell'industria nell'Eurozona frena lievemente, ma in Italia accelera

E' proseguita ad aprile, anche se con una limatura, la tendenza alla ripresa nel manifatturiero di Eurolandia, che invece ha segnato un rafforzamento nel caso dell'Italia. L'indice dei responsabili degli approvvigionamenti nelle imprese del settore si è attestato a 52 punti, secondo i dati definitivi diffusi dalla società di ricerche Markit Economics, a fronte dei 52,2 punti di marzo.

Roma (askanews) - E' proseguita ad aprile, anche se con una limatura, la tendenza alla ripresa nel manifatturiero di Eurolandia, che invece ha segnato un rafforzamento nel caso dell'Italia. L'indice dei responsabili degli approvvigionamenti nelle imprese del settore si è attestato a 52 punti, secondo i dati definitivi diffusi dalla società di ricerche Markit Economics, a fronte dei 52,2 punti di marzo.

Migliora la salute delle industrie italiane
Per le industrie in Italia il relativo Purchasing managers' index (Pmi) è salito a 53,8, punti, dai 53,3 di marzo, toccando i massimi da un anno a questa parte. E per il secondo mese consecutivo aumenta il lavoro inevaso, rileva Markit, conseguentemente le aziende campione hanno aumentato la quantità del personale assunto ad un tasso che è stato elevato e il maggiore osservato da febbraio 2011. «La crescita è ancora causata principalmente dalle maggiori esportazioni, anche se i dati mostrano come anche gli ordini interni stanno andando verso la giusta direzione», rileva l'economista di Markit Phil Smith. «Lo stato di salute del settore è certamente migliorato».

Male, invece, per Francia e Grecia
La rilevazione di aprile ha segnato andamenti eterogenei tra i vari paesi, dai quali spiccano in negativo Francia e Grecia, che secondo Markit rimangono in piena contrazione con i rispettivi indici Pmi - a 48 e 46,5 punti - che continuano ad allontanarsi ulteriormente dalle altre nazioni. «Spie di allarme molto luminose", secondo il capo economista di Markit Chris Williamson. E «preoccupazioni arrivano anche da Germania e Irlanda dove sono stati osservati tassi di crescita più deboli. Ad ogni modo il programma di acquisti di asset della Bce è ancora al suo stadio iniziale e, considerando le preoccupazioni che arrivano dalla Grecia, è facile presagire che la strada verso la ripresa sarà ancora tortuosa». Secondo l'economista il livello dell'indice Pmi resta in linea con un aumento del Pil dell'area euro ad un tasso trimestrale dello 0,4 per cento. Migliorano gli indicatori generali su occupazione e prezzi e i management delle imprese «dovrebbero quindi essere abbastanza fiduciosi che la ripresa della regione dovrebbe essere duratura», conclude Williamson.