30 luglio 2025
Aggiornato 22:30
Parare positivo al decreto da Anie Rinnovabili e Autorità per l'Energia

Fotovoltaico, il modello unico piace ed è quasi realtà

Tanti i vantaggi per chi beneficerà del nuovo modello da applicare per la messa in funzione di un impianto di piccole dimensioni. Grazie alla semplificazione dell'iter burocratico avremo dunque impianti più semplici e veloci da installare

ROMA - Avremo impianti fotovoltaici di medie e piccole dimensioni più semplici e veloci da installare? Se tutto va come deve andare sì: la semplificazione dell'iter burocratico non sarà più un miraggio e verranno finalmente eliminati quei fastidiosi adempimenti fino ad ora richiesti per la messa in funzione di un impianto di piccole dimensioni. Dopo l'ok dell'Autorità per l'energia, anche Anie Rinnovabili, l'associazione all'interno di Anie Confindustria che raggruppa imprese costruttrici e impianti per la produzione di energia rinnovabile, ha espresso parere favorevole al decreto del Ministero dello Sviluppo Economico sul modello unico semplificato per la realizzazione di impianti fotovoltaici fino a 20 kw.

TUTTI I VANTAGGI DEL MODELLO UNICO - «La proposta di un modello unico – ha detto Emilio Cremona, Presidente di ANIE Rinnovabili – rispecchia a pieno quanto richiesto da noi: è solo attraverso la semplificazione delle procedure autorizzative e di connessione alla rete che è possibile stimolare la competitività del fotovoltaico». Nel 2014 quasi il 60% della potenza installata in Italia è rappresentata da impianti fino a 20 kW. «Ci auguriamo che il MISE ufficializzi al più presto la proposta traducendola in un provvedimento concreto. Auspichiamo comunque che tale schema possa essere a breve implementato anche per gli impianti fotovoltaici di maggiori dimensioni». Il modello unico consente una significativa semplificazione delle procedure dal momento che permette ai produttori di rivolgersi ad un unico interlocutore, ovvero il gestore di rete, per adempiere ad una serie di obblighi, quali la comunicazione del possesso dei requisiti necessari per accedere alle procedure semplificate, la richiesta di connessione, il conferimento al gestore di rete del mandato per il caricamento dei dati sul sistema Gaudì, la comunicazione del codice IBAN per l'addebito dei costi e l'accredito dei proventi afferenti al sistema di scambio sul posto da effettuare direttamente al GSE all'atto della sottoscrizione del contratto. «Con questo nuovo sistema – ha aggiunto Cremona – si potranno decisamente ridurre i giorni necessari all'ottenimento della risposta autorizzativa: sicuramente un impulso efficace al settore delle energie rinnovabili».

CHI POTRÀ USARLO - I criteri per poter utilizzare il modello unico sono:
- realizzazione presso clienti finali già dotati di punti di prelievo attivi in bassa tensione;
- potenza non superiore a quella già disponibile in prelievo;
- potenza nominale non superiore a 20 kW;
- contestuale richiesta di accesso al regime dello scambio sul posto;
- realizzazione sui tetti degli edifici;
- assenza di ulteriori impianti di produzione sullo stesso punto di connessione;