14 giugno 2025
Aggiornato 06:00
Trasporti

Benzina: nessuno scatto delle accise a gennaio

Il ministero dell'Economia e delle Finanze conferma che dal primo dell'anno non si applicheranno gli aumenti delle tasse sui carburanti previste dalla clausola di salvaguardia inserita nel decreto Imu nel novembre 2013. Sul piede di guerra gli autotrasportatori, che si preparano a dare battaglia sugli incrementi delle tariffe autostradali

ROMA - Il ministero dell'Economia e delle Finanze conferma che dal primo gennaio 2015 non scatteranno gli aumenti delle accise sui carburanti previste dalla clausola di salvaguardia inserita nel decreto Imu nel novembre 2013.

AUMENTO DISATTIVATO - Lo riferisce la Staffetta Quotidiana ricordando che stop è contenuto nel decreto milleproroghe in via di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Il portavoce del Mef conferma alla Staffetta che «la clausola di salvaguardia che prevedeva l'aumento delle accise a copertura di mancate entrate da altri provvedimenti è stata disattivata e pertanto non è previsto alcun aumento delle accise». L'aumento della fiscalità sui carburanti era previsto da un apposito decreto del Mef del 30 novembre 2013 e serviva a finanziare il taglio della prima rata dell'Imu per un ammontare di circa 671 milioni di euro per il 2015 e 18 milioni per il 2016.

ASSOPETROLI, NOTIZIA POSITIVA - «Se confermato nel testo del Dl Milleproroghe, la cui pubblicazione e' attesa per oggi in Gazzetta Ufficiale, il rinvio del previsto aumento dell'accisa sui carburanti che sarebbe dovuto scattare il primo gennaio per dare copertura al Dl Imu per 671,1 milioni di euro nel solo 2015, sarà una notizia positiva per la quale esprimiamo soddisfazione». Lo afferma Assopetroli in una nota.

PETROLIO ANCORA IN CALO - Nel frattempo quotazioni ancora in calo per il petrolio sui mercati asiatici. Gli investitori, in questa seduta prefestiva restano in attesa dei dati sulle scorte statunitensi. Gli analisti stimano comunque una ripresa dei prezzi all'inizio del prossimo anno dopo aver fatto registrare un ribasso di circa il 50% dal giugno scorso. Il Wti cede 63 centesimi, a 53,49 dollari al barile, mentre il Brent perde 91 centesimi, a 56,99 dollari al barile.

AUTOTRASPORTATORI CONTRO AUMENTO AUTOSTRADE - Chi invece è più che preoccupato per gli aumenti dei prezzi che scatteranno con il 2015 sono gli autotrasportatori, che si preparano a dare battaglia sugli incrementi delle tariffe autostradali. In una nota la Cna-Fita avverte che nel 2015 alzerà il livello di denuncia. «Lupi ci aveva promesso un triennio senza aumenti - ha dichiarato Cinzia Franchini presidente nazionale dell'associazione degli autotrasportatori artigiani Cna-Fita - e ora scopriamo che si prepara a concedere incrementi dell'1,5%, percentuale che rimane molto al di sopra dell'inflazione, ferma allo 0,20. Come se tutto questo non bastasse - prosegue -, si trasforma la Brebemi, l'autostrada di soli capitali privati, in un'impresa a carico delle casse dello Stato che, con lo stanziamento degli ultimi 300 e passa milioni inseriti nella Legge di Stabilità, porta la sua esposizione a favore dell'opera a oltre 1,8 miliardi di euro e con un' Autorità dei Trasporti a cui hanno preventivamente 'messo il bavaglio', completamente impossibilitata ad intervenire su questi temi. Non parliamo poi - ha proseguito la presidente della Cna-Fita - del rinvio concesso per sistemare e concedere i rinnovi delle concessioni senza nuove gare. Tutto ciò senza che i concessionari garantiscano al Paese e agli operatori professionali, come grandi utenti, alcunché in un momento in cui si chiedono agli artigiani e ai veri imprenditori sacrifici enormi».