19 aprile 2024
Aggiornato 22:00
Lavoro | Jobs Act

Legacoop: «Condividiamo road map Governo»

Il copresidente Rosario Altieri: «Attendiamo di vedere i decreti collegati». Duro Brunetta: «Renzi in un mare di guai con decreti Jobs act». Airaudo (SEL): «Governo non vede, non sente, non parla coi lavoratori».

ROMA - La Legacoop condivide la road map del Governo sui decreti attuativi del Jobs act. Il copresidente Rosario Altieri, intervenendo anche a nome del presidente Mauro Lusetti e del copresidente Maurizio Gardini, ha detto di aver: «apprezzato la disponibilità del Governo ad avviare un percorso di dialogo con le parti sociali per varare nei prossimi sei mesi i decreti delegati collegati al Jobs act».
In attesa di approfondire i singoli provvedimenti, l'Alleanza delle Cooperative Italiane ritiene che «il contratto a tutele crescenti, in una fase di auspicata ripartenza dell'economia del Paese può rappresentare lo strumento per creare occupazione più stabile. Bene l'allargamento dell'Aspi a una platea più vasta eliminando però qualsiasi forma di possibile abuso. Tutto il complesso della riforma deve rispondere alla necessità di evitare un ulteriore appesantimento dei costi a carico delle imprese e tempi certi nel varo delle norme».

Brunetta: Renzi in un mare di guai con decreti Jobs act - «Matteo Renzi in mare di guai con decreti legislativi Jobs act. Nodi vengono a pettine. In ogni caso 1 gennaio non entrerà in vigore bel nulla». Lo scrive su Twitter Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia a Montecitorio.
«Renzi - osserva in un successivo tweet - dovrà vedersela con Parlamento, sindacati, imprese e varie anime di maggioranza su piede di guerra. Chi semina balle...».

Airaudo: Governo non vede, non sente, non parla coi lavoratori - «L'incontro di questa mattina tra il ministro Poletti, le organizzazioni sindacali e le imprese è il solito specchietto delle allodole. Il governo si è presentato senza uno straccio di documento ribadendo la filosofia della 'carta bianca sul lavoro' prevista nella legge delega sul Jobs Act. Una filosofia sbagliata che penalizza i lavoratori, non crea lavoro e forza la carta costituzionale». Lo afferma il responsabile nazionale lavoro di Sel, Giorgio Airaudo.
«Il governo - prosegue - ha scelto di monetizzare i diritti con gli incentivi crescenti al licenziamento, non cancella la miriade di contratti precari e non facilita le assunzioni stabili. Così non ci siamo, nessuna risposta ai milioni di lavoratori e lavoratrici che lo scorso 12 dicembre sono scesi in piazza con lo sciopero generale per chiedere più diritti e più lavoro. Il governo e Renzi non vedono, non sentono e non parlano con i lavoratori».