26 aprile 2024
Aggiornato 05:30
I mercati delusi da Francoforte

Vince la Germania, perdono borse e spread

Mario Draghi gela le aspettative del mercato, prendendo ancora tempo sul Quantitative Easing e rinviando i piani di stimolo a inizio 2015. Piazza Affari va a picco. Non solo: se nessuna decisione è stata presa riguardo gli acquisti di titoli di Stato, la Bce ha però tagliato le previsioni di crescita dell'eurozona e ha fortemente rivisto le stime dell'inflazione, prevista solo allo 0,7% nel 2015.

MILANO - Mario Draghi gela le aspettative del mercato, prendendo ancora tempo sul Quantitative Easing e rinviando i piani di stimolo a inizio 2015, e Piazza Affari va a picco. Non solo: se nessuna decisione è stata presa riguardo gli acquisti di titoli di Stato, la Bce ha però tagliato le previsioni di crescita dell'eurozona e ha fortemente rivisto le stime dell'inflazione, prevista solo allo 0,7% nel 2015.

MILANO A PICCO - Milano è stata tra le peggiori Borse in Europa, con l'indice principale Ftse Mib che ha lasciato sul terreno il 2,77% a 19.424 punti, trascinato dalle forti vendite sui titoli bancari (Mps -4,55%, Unicredit -4,08%). Tra le blue chip, in controtendenza Telecom Italia che ha chiuso la seduta in rialzo dell'1,58%. Nessuno scossone invece sui nostri titoli di Stato sul mercato secondario: dopo una prima reazione negativa, lo spread è ritornato ai livelli precedenti le parole di Draghi, in area 126 punti, con il rendimento dei Btp decennali stabile sui minimi storici, poco sopra la soglia del 2%.

DRAGHI PRENDE TEMPO - Sui mercati finanziari un primo pomeriggio diametralmente opposto alla mattinata. Stamattina borse azionarie in rialzo, euro sotto 1,23 sul dollaro ai minimi dei 27 mesi e spread sui titoli di Stato stabile. Poi la radicale inversione di tendenza sulla scia della revisione delle previsioni dell'inflazione nell'Eurozona da parte della Bce. Per il 2015, la stima sull'andamento dell'indice dei prezzi al consumo è stata tagliata drasticamente da +1,1% a +0,7%, sempre piu' in area deflazione. E le parole del presidente della Bce, Mario Draghi, che ha «comprato tempo» spostando ai primi mesi del 2005 eventuali azioni, non sono piaciute al mercato. Così l'euro è volato a 1,24, mentre lo spread Btp-Bund è risalito a 130 punti. Borse azionarie tutte in ribasso con Milano a -1,49% dopo essere scesa fino a -2,31%.