23 aprile 2024
Aggiornato 09:30
La BCE sulla strada sbagliata

Arthur Laffer: Attenti alla trappola della liquidità

Secondo uno dei padri della teoria dell'offerta, ed economista di punta della presidenza Reagan, la strategia di Draghi e Yellen non solo «non serve», ma può essere dannosa. All'Europa, e all'Italia in particolare, non serve maggiore liquidità: occorre piuttosto liberare l'offerta ed il mercato dalle tenaglie di una folle politica monetaria comunitaria.

ROMA - Arthur Laffer è uno dei padri della teoria dell'offerta e fra gli economisti di punta negli Stati Uniti durante la presidenza di Ronald Reagan negli anni '80. Lo abbiamo incontrato a Roma e gli abbiamo chiesto cosa pensa della situazione economica in Italia e in Europa.

TRAPPOLA DELLA LIQUIDITA': ATTENTA BCE - «Qui in Europa la Bce e Draghi, cosa stanno cercando di fare? Abbassare i tassi d interesse per stimolare il settore immobiliare e gli investimenti», ha spiegato Laffer. «Ma lasciatemi chiedere: con tassi molto molto bassi, vorreste prestare denaro? Al 3% per 30 anni? Nessuno ci pensa, e così hanno estinto il settore del credito privato, tenendo gli interessi davvero troppo bassi: se si permettesse ai tassi di risalire e liberare il mercato, potremmo avere una bella ripresa. Dobbiamo tagliare le tasse, tagliare la spesa, mettere in circolazione denaro sano, non questa roba di Draghi e di Yellen, non serve. Quel che serve è libero scambio, regolamentazione al minimo, che i governi si tolgano di mezzo e lascino che sia il settore privato a risolvere i problemi. E allora avremo una vera ripresa. Proprio come abbiamo fatto negli anni '80 con il presidente Reagan».

L'EUROPA È MALATA, NON L'ITALIA - «Sfortunatamente - ha aggiunto l'economista americano - l'Italia ha ceduto la maggior parte dei suoi poteri economici all'Unione europea: non avete più una vostra moneta, ma l'euro, e tutte queste regole europee che fanno sì che ora l'Italia debba coordinare le sue politiche col resto d'Europa, e tutta l'Europa sta andando nella direzione sbagliata. E non ne usciranno finché non si avrà una flat tax, con aliquota bassa. La gente non lavora per pagare le tasse, ma per quello che gli resta dopo. E quando le tasse sono alte, alla gente non piace più lavorare. Questo è il problema che avete sul fronte fiscale: su quello monetario avete questa politica monetaria folle di cercare di pompare soldi nell'economia portando i tassi di interesse verso lo zero. Quindi, l'Italia è sulla strada sbagliata perché l'Europa lo è, non per qualcosa di specificamente italiano».

LA RICETTA? MENO TASSE, PIÙ BASE IMPONIBILE -  «Ma allora», abbiamo chiesto, «come vede l'azione del governo in Italia? crede che abbia ancora la possibilità di fare riforme che potranno aiutare, oppure ha le mani così legate dall Ue, che è tutto inutile?». Ci ha così risposto Laffer: «Certo, il governo potrebbe fare tante cose che migliorerebbero parecchio la situazione, ma le faranno? Sta al governo decidere, ma io posso dire cosa dovrebbe fare: abbassare le tasse a allargare la base imponibile, in modo da avere l'aliquota più bassa possibile sull'imponibile più ampio possibile: così si dà alla gente il minimo incentivo a evadere, eludere o nascondere in altro modo del reddito tassabile, e gli si danno meno possibilità di mettere i loro soldi altrove per non pagare le tasse».