29 marzo 2024
Aggiornato 14:00
La crisi del credito in Italia

Crollano i prestiti alle imprese

Secondo i dati di Bankitalia il calo, su base annua, è del 3,9 per cento (-3,1 per cento a giugno). I prestiti alle famiglie sono scesi dello 0,8 per cento sui dodici mesi come nel mese precedente.

ROMA - Crollano, a luglio, i prestiti alle imprese con un calo, su base annua, del 3,9 per cento (-3,1 per cento a giugno). I prestiti alle famiglie sono scesi dello 0,8 per cento sui dodici mesi come nel mese precedente. Lo ha comunicato la Banca d'Italia.
I prestiti al settore privato, corretti per tener conto delle cartolarizzazioni e degli altri crediti ceduti e cancellati dai bilanci bancari, hanno registrato una contrazione su base annua del 2,6 per cento (-2,3 per cento a giugno).

TASSI STABILI - I tassi d'interesse, comprensivi delle spese accessorie, sui finanziamenti erogati, a luglio, alle famiglie per l'acquisto di abitazioni sono stati pari al 3,49 per cento (3,55 nel mese precedente); quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo al 9,29 per cento (9,27 per cento a giugno).
I tassi d'interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie di importo fino a 1 milione di euro sono risultati pari al 3,96 per cento come nel mese precedente; quelli sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia al 2,47 per cento (2,44 per cento a giugno). I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,83 per cento (0,86 per cento a giugno).

RALLENTANO LE SOFFERENZE - A luglio, rallenta il tasso di crescita delle sofferenze delle banche. Banca d'Italia spiega che tale tasso, senza correzione per le cartolarizzazioni ma tenendo conto delle discontinuità statistiche, è risultato pari al 20,5 per cento (20,8 per cento a giugno).
A luglio il tasso di crescita sui dodici mesi dei depositi del settore privato è stato pari al 2,9 per cento (2,4 per cento a giugno). La raccolta obbligazionaria, includendo le obbligazioni detenute dal sistema bancario, è diminuita del 13,4 per cento sui dodici mesi (12,1 per cento a giugno).