29 marzo 2024
Aggiornato 14:00
Pubblica Amministrazione

Riforma PA, risolti i dubbi del Quirinale

La conferma in mattinata è arrivata dal sottosegretario Graziano Delrio: «Nessun problema tra governo e Quirinale sulla riforma della Pubblica Amministrazione: Le cose sono andate avanti». Lupi: Inasprimento delle sanzioni per le «liti temerarie». Dura la UIL: «Nessuna riforma, solo affastellamento norme».

ROMA - Il via libera del Quirinale al decreto sulla riforma della Pubblica Amministrazione non tarderà ad arrivare. Mentre le misure sulla competitività in materia di energia e ambiente a quanto si apprende, dovrebbero essere inseriti in una altro provvedimento che il governo sta mettendo a punto.

La conferma di Delrio
La conferma in mattinata è arrivata anche dal sottosegretario Graziano Delrio: «Nessun problema» tra governo e Quirinale sulla riforma della Pubblica Amministrazione: «Le cose sono andate avanti, al momento non c'è nessun problema. E' tutto finito, è tutto a posto», ha assicurato interpellato in Transtlantico sui rilievi che il Quirinale ha avanzato rispetto ad alcune norme della riforma.
La questione risale a diversi giorni fa quando il decreto fu varato dal Cdm e poi inviato agli uffici del Quirinale per un primo vaglio. I dubbi del Colle erano stati sollevati sulla eccessiva eterogeneità delle materie contenute nelle diverse bozze inviate dal governo in questi giorni. E così i testi iniziali sono stati poi tradotti in più articolati: quelli dedicati alla sola riforma della P.A., oggi al vaglio del Quirinale, e un altro contentente le altre misure sulla competitività.

Lupi: inasprimento delle sanzioni per le «liti temerarie»
Il decreto sulla Pubblica amministrazione che potrebbe essere pubblicato domani in Gazzetta ufficiale contiene un inasprimento delle sanzioni per le cosiddette «liti temerarie».
«Troverete una norma - ha spiegato il ministro per le Infrastrutture e i Trasporti Maurizio Lupi - che prevede che il giudice che si accorge che un ricorso è strumentale e non ha fondamento possa condannare per lite temeraria a pagare fino all'uno per cento del valore dell'appalto». Lupi è intervenuto al convegno d'apertura dell'Expo Italia Real Estate in corso a Milano.

Le critiche della UIL
«Hanno il coraggio di chiamarla riforma della P.a. Riforma di cosa? Se sono vere le anticipazioni dei mass media è un semplice affastellamento di norme inconciliabili fra di loro e di nessuna organicità. Qualcuno, ancora, dovrebbe spiegare qual è il carattere d'urgenza di questo provvedimento». A sottolinearlo è il segretario confederale della Uil, Antonio Foccillo.
«Ancora una volta, superando il dettato costituzionale, si presenta un decreto legge su una materia fondamentale, che dovrebbe essere affrontata in modo accurato e dettagliato, forse per limitare ancora di più, anche in Parlamento, la discussione. Magari, si approverà il decreto con un voto di fiducia. Una vera riforma, avrebbe dovuto avere il necessario confronto, coinvolgendo molti soggetti di questo Paese, compreso chi ci lavora che è il depositario di quello che non funziona nella pubblica amministrazione», ha aggiunto.