Scaroni: Siamo fiduciosi di «entrare» in Abu Dhabi
L'AD dell'ENI: «A gennaio 2014 scade una concessione che durava da 70 anni e che vedeva insieme alla compagnia nazionale di Abu Dhabi, l'Adnoc con il 60%, solo quattro compagnie straniere ognuna col 9,5%: Shell, Bp, Total ed Exxon»
ABU DHABI - «L'Eni sta cercando di entrare in un Paese in cui non eravamo presenti, ad Abu Dhabi negli Emirati Arabi: e siamo fiduciosi». Lo ha annunciato l'amministratore delegato Paolo Scaroni, conversando con i giornalisti ad Abu Dhabi, a margine della visita del premier Mario Monti.
«A gennaio 2014 scade una concessione che durava da 70 anni - ha spiegato Scaroni - e che vedeva insieme alla compagnia nazionale di Abu Dhabi, l'Adnoc con il 60%, solo quattro compagnie straniere ognuna col 9,5%: Shell, Bp, Total ed Exxon». Ora Abu Dhabi «ha avviato un beauty contest internazionale per vedere con chi portare avanti questa concessione, con una serie di parametri per la valutazione dei contendenti» che a giudizio di Scaroni vedono l'Eni ben posizionata.
Parametri tecnici, ma Scaroni ha voluto approfittare della visita di Mario Monti «per prendere contatti personali e mostrare il nostro interesse». Tanto che questa sera Scaroni parteciperà alla cena offerta dal principe ereditario di Abu Dhabi per il premier.
OPERAZIONE ALLA MATTEI - Scaroni ha spiegato che da tempo i tecnici Eni sono in contatto con Abu Dhabi per il beauty contest, e altre missioni sono in programma nei prossimi mesi. Anche perchè i parametri fissati da Abu Dhabi vedono Eni ben posizionata: «C'è il recovery rate, che vede Eni con oltre il 50% del petrolio presente portato in superficie, quando spesso ci si ferma al 20-30%. C'è la capacità di gestire giacimenti con alto contenuto di gas solforoso, e noi abbiamo una grande competenza grazie all'esperienza nel Kazakhstan. E c'è la capacità di gestire giacimenti 'giant', e anche in questo caso abbiamo ottime referenze grazie alle esperienze in Iraq».
Insomma, «siamo fiduciosi» e «se mai riuscissimo in questa operazione, credo che Mattei si rivolterebbe nella tomba, ma dalla felicità... Sarebbe veramente un'operazione alla Mattei».
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