28 agosto 2025
Aggiornato 08:30
La crisi dei debiti sovrani

Lagarde: USA e UE agiscano sul debito ora

Il Direttore Generale dell'FMI: L'Europa e gli Stati Uniti devono affrontare e risolvere rapidamente i loro rispettivi problemi sul debito pubblico ed e sono necessarie azioni più decise per ristabilire la fiducia in un'economia globale in fase di rallentamento

TOKYO - L'Europa e gli Stati Uniti devono affrontare e risolvere rapidamente i loro rispettivi problemi sul debito pubblico ed e sono necessarie azioni più decise per ristabilire la fiducia in un'economia globale in fase di rallentamento. E' il messaggio che il Fondo Monetario Internazionale, attraverso il suo organo più rappresentativo, il Comitato monetario e finanziario, lancia al termine dei suoi incontri annuali, svoltisi quest'anno per tre giorni a Tokyo. In un comunicato l'istituzione di Washington avverte che l'economia globale sta rallentando mentre la crisi debitoria dei paesi sviluppati frena la crescita nelle economie emergenti. «Di qui la richiesta di rapidi interventi necessari a rompere il circolo vizioso per rimettere l'economia globale su di un sentiero di crescita forte, sostenibile ed equilibrata».

AGIRE - «Non c'è stata alcuna obiezione alla raccomandazione che abbiamo dato ai Paesi membri che era a-g-i-r-e», ha scandito con enfasi il direttore generale del Fmi Christine Lagarde.

L'ASIA NON PUÒ FAR TUTTO DA SOLA - In particolare il Fondo Monetario ha sottolineato che la stagnazione nei Paesi più ricchi ha trasmesso i suoi effetti negativi agli stati più poveri che contano sulle esportazioni al mondo sviluppato per uscire dalla povertà. Preoccupazioni che a Tokyo sono state fatte proprie da molti membri del Fmi con riferimento all'Asia, che resta ancora l'area più dinamica del pianeta per la crescita. «L'Asia da sola non può sostenere l'economia globale», ha detto il ministro del Tesoro australiano Wayne Swan riportato dal New York Times. «E' ora che gli altri giocatori - ha aggiunto - si alzino dalla panchina e inizino a far valere di nuovo il loro peso sulla crescita economica globale».
Una buona parte delle discussioni al vertice di Tokyo ha anche riguardato i rischi nei quali gli Stati Uniti, la maggiore economia mondiale, potrebbero incorrere se l'amministrazione Obama e il Congresso non dovessero trovare un accordo sulla riduzione del deficit federale, facendo scattare aumenti di tasse e tagli di spesa automatici all'inizio del 2013. Uno «scoglio fiscale» che se urtato ridurrebbe la crescita ed eliminerebbe posti di lavoro nell'economia americana in una fase cruciale.

FMI: ALL'EUROZONA SERVONO MISURE SUPPLEMENTARI - Il Comitato monetario e finanziario del Fondo monetario internazionale (Fmi), in cui siedono ministri e governatori delle banche centrali e che definisce gli indirizzi strategici del Fmi, ha espresso oggi apprezzamento per i «progressi significativi» registrati nell'eurozona, sottolineando però che «sono necessarie misure supplementari». E' quanto si legge nel comunicato diffuso oggi a Tokyo, in occasione dell'assemblea annuale del Fmi, in cui il comitato ha sottolineato la necessità di «calibrare» la politica di bilancio per «favorire il più possibile la crescita». Nella stessa nota, il Comitato ha quindi riconosciuto che per fronteggiare la crisi sono state annunciate misure importanti, in particolare in Europa, evidenziando però che la «loro messa in opera effettiva e senza rinvii è vitale per ripristinare la fiducia». Per fronteggiare la crisi sono state annunciate misure importanti, in particolare in Europa, ma la «loro messa in opera effettiva e senza rinvii è vitale per ripristinare la fiducia», si legge ancora nel comunicato.