20 marzo 2025
Aggiornato 06:30
A causa degli aumenti della benzina

Pasqua, carrello della spesa più alto dal 2008

Lo afferma la CIA-Confederazione italiana agricoltori: Un aumento tra i 15 e i 20 euro in più rispetto all'anno scorso. Va ricordato, tra l'altro, che le aziende agricole non traggono nessun vantaggio dai rialzi dei listini al consumo degli alimentari

ROMA - L'ennesimo rialzo dei carburanti, con la verde che oggi arriva a sfiorare 1,94 euro al litro alla pompa, non taglia solo le vacanze di Pasqua, ma arriva fino al carrello della spesa delle famiglie, che non era così caro da ottobre 2008. Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori.

Nessun vantaggio per gli agricoltori - «In un Paese in cui oltre l'80% dei trasporti commerciali avviene su gomma, è inevitabile il 'contagio' del caro-carburanti sui prezzi al consumo dei beni alimentari. Di conseguenza anche chi resterà a casa durante le feste - spiega la Cia - dovrà mettere in conto di spendere di più per il pranzo pasquale». Secondo la Cia «se è vero che i listini di vegetali e pesce freschi sono calati, rincarano invece i 'classici' prodotti pasquali, a partire da uova di cioccolata (più 5-8%) e colombe (più 3%), che subiscono anche l'incremento a monte su scala mondiale di zucchero e cacao».
Ma aumentano anche l'abbacchio (più 6%), il salame corallina (più 10%), le uova di gallina (più 2%) o la pizza al formaggio (più 4%). «Con effetti immediati sul costo medio del pranzo di Pasqua - conclude la Cia - per il quale si sborserà in media tra i 15 e i 20 euro in più rispetto all'anno scorso». Va ricordato, tra l'altro, che le aziende agricole non traggono nessun vantaggio dai rialzi dei listini al consumo degli alimentari, anzi risentono del «caro-gasolio» (raddoppiato in meno di un anno), che fa crescere i costi di produzione a livelli insostenibili.