26 aprile 2024
Aggiornato 04:30
Dal sogno alla realtà

Vinitaly, debutta lo Spoleto doc Trebbiano Spoletino

Cantina Novelli presenta in anteprima a Vinitaly il frutto di un lungo lavoro di ricerca: lo Spoleto DOC Trebbiano Spoletino, vendemmia 2011

SPOLETO - Con la vendemmia 2011 Cantina Novelli presenta in anteprima, in occasione di Vinitaly, la prima annata del vino che ha ottenuto il riconoscimento della DOC (denominazione di origine controllata) il Trebbiano Spoletino, annata che arriverà sul mercato, subito dopo la presentazione alla kermesse veronese. Cantina Novelli è stata una delle prime cantine umbre a investire e a credere fermamente in questo ambizioso progetto vitivinicolo. Il lungo percorso che ha portato all'identificazione del marchio DOC Spoleto per questa varietà indigena a bacca bianca è partito nel 2005. E, oggi, l’ottenimento di questo importante riconoscimento rafforza l’immagine dell’azienda vitivinicola di Montefalco permettendole di brindare a un nuovo e meritato successo. Cantina Novelli, infatti, avviò sette anni fa un importante lavoro di ricerca, condotto dal team del professor Attilio Scienza, del dipartimento di produzione vegetale, nonché presidente del corso di laurea in viticoltura ed enologia della Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Milano, con l’obiettivo di recuperare questa antica varietà autoctona oramai dimenticata e destinata a «morire».
Questa prima vetrina ufficiale al Vinitaly per l’esordio dello Spoleto DOC Trebbiano Spoletino 2011, è una ulteriore conferma per l’azienda umbra facendole vincere la sfida di portare ai grandi livelli una varietà indigena che rischiava di finire nell’ombra.

«Il riconoscimento DOC è un risultato fortemente voluto da Cantina Novelli – spiega Stefano Novelli, giovane e illuminato imprenditore che è alla guida dell’azienda vitivinicola umbra – abbiamo puntato sul recupero di questa varietà autoctona convinti anche della necessità di conservare il suo valore culturale. Abbiamo investito nella ricerca e nelle sperimentazioni, lavorando intensamente affinché questa varietà ottenesse il riconoscimento Spoleto DOC ad indicare la zona di provenienza esclusiva e limitata di questo antico vitigno. Inoltre, abbiamo investito nei nostri uomini, primi fra tutti gli anziani viticoltori della zona a cui è stato dedicato il libro «Traibo». Grazie alle loro esperte mani il Trebbiano Spoletino si è mantenuto nel tempo, specialmente, negli anni in cui questa varietà rischiava di essere abbandonata. Per questo motivo il debutto al salone veronese dello Spoleto DOC Trebbiano Spoletino è motivo di grande orgoglio per tutti noi che abbiamo creduto in questo progetto e, aggiungo, questo traguardo rende ancora più concreto l’impegno di responsabilità sociale che la nostra Cantina si è assunta nei confronti delle eccellenze di un territorio che vogliamo far conoscere e apprezzare non solo in Italia, ma allargarne la conoscenza a livello internazionale».