28 agosto 2025
Aggiornato 09:30
Intervista al «Corriere della Sera»

Veronesi: La sanità sia low cost e a chilometro zero

L'oncologo di fama internazionale: Eliminare i ticket. Credo sia più equa una sanità completamente gratuita per chi ha i redditi inferiori e assicurazioni private per chi supera una certa soglia di reddito

ROMA - Un piano di «ristrutturazione nazionale del sistema ospedaliero», con la chiusura degli ospedali obsoleti e un progetto di costruzione di strutture di nuova concezione, adeguate alla nuova filosofia della medicina» facendo partecipar anche i privati. Eppoi far uscire dalla copertura del servizio sanitario nazionale chi supera una certa soglia di reddito e promuovere la sanità «low cost». E' quanto propone in una intervista al Corriere della sera Umberto Veronesi, oncologo di fama internazionale e già ministro della Salute.

Eliminare i ticket - Secondo Veronesi, i ticket andrebbero eliminati perché «sono una tassa sulla malattia. Chi più è malato più paga: è un indebolimento dei più deboli. Credo sia più equa una sanità completamente gratuita per chi ha i redditi inferiori» e assicurazioni private per chi supera una certa soglia di reddito.
I costi della sanità «vanno riesaminati alla luce delle innovazioni tecnologiche. Potrebbe così nascere una sorta di sanità low cost sul modello dei voli aerei». Per esempio, prosegue Veronesi, «nella diagnostica, medici e tecnici possono raddoppiare la produttività nei referti grazie ai sistemi di registrazione automatica della voce. Ci vuole un investimento iniziale, ma minimo rispetto ai risparmi che ne deriverebbero». La diagnostica «deve essere a chilometro zero, così come la gestione dei rapporti con i centri specializzati».