3 maggio 2024
Aggiornato 04:00
Lunedì nuovo round

Lavoro, Cgil: Rischio tensioni sui licenziamenti

Lunedì Susanna Camusso, Raffaele Bonanni, Luigi Angeletti e Centrella Ugl torneranno al ministero del Welfare per incontrare Elsa Fornero dopo oltre una settimana di «pausa». Il leader della CISL: No a dare la stura a chi le minaccia

ROMA - Toni accesi tra i leader sindacali alla vigilia del nuovo round con il governo sulla riforma del mercato del lavoro. Lunedì Susanna Camusso, Raffaele Bonanni, Luigi Angeletti e Centrella Ugl torneranno al ministero del Welfare per incontrare Elsa Fornero dopo oltre una settimana di «pausa»: la trattativa riparte dopo la battuta d'arresto voluta dall'esecutivo per l'esigenza di fare una verifica sulle risorse per i nuovi ammortizzatori, uno dei nodi principali di cui si discuterà lunedì. Tuttavia la Cgil è tornata a mettere in guardia il governo: il «convitato di pietra» delle regole sui licenziamenti facili deve rimanere fuori dal tavolo altrimenti «bisogna immaginarsi una tensione sociale di lungo periodo, che non è nell'interesse del paese», ha ammonito da New York Susanna Camusso. Immediata la replica a distanza del leader della Cisl, Raffaele Bonanni: il governo punti a un accordo «innovativo ed equilibrato» per non dare «alibi a chi minaccia tensioni sociali» ha scritto il segretario su Twitter.

Le parole della Camusso sono arrivate all'indomani della manifestazione nazionale della Fiom a Roma che ha minacciato di arrivare a uno sciopero generale «se già a partire dal tavolo della prossima settimana non ci saranno risposte sull'estensione dei diritti» e soprattutto se dovesse essere toccato l'articolo 18. E proprio sul rischio tensioni sociali ha posto l'accento il numero uno della Cgil: «Il Governo sa bene - ha ammonito - perché lo abbiamo detto in tutte le salse, che se la via che si intende seguire è quella dei licenziamenti facili, questo non è per noi né possibile né ragionevole», ribadendo che il rischio è quello di andare incontro a tensioni di lungo che danneggerebbero il Paese.
Per il segretario della Cgil «in questo momento la priorità è l'esigenza di sapere quale sistema di ammortizzatori il Governo ha in mente, quante risorse intende destinarvi e come intende attuarlo». Sul mercato del lavoro per la Camusso «non bisogna ripetere le modalità riscontrate sul tema delle pensioni, modalità che non abbiamo condiviso». Parole che non sono andate giù a Raffaele Bonanni: «Spero che il governo voglia un accordo innovativo ed equilibrato e non dia la stura a chi rincorre tensioni sociali e si barrica nel no», ha detto il segretario. No dunque a fornire «alibi a chi minaccia tensioni sociali».

Più cauto il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, che ha invitato a guardare alla trattativa così come suggerito dal presidente della Repubblica: «La trattativa avrà un buon esito se tutti accetteranno soluzioni razionali: le tutele si diffondono stanziando le risorse necessarie; i diritti diventano certi riducendo i margini interpretativi».