Atene: Se lo scambio dei bond salta, taglio pagamenti peggiora
Il Ministero delle Finanze: La ristrutturazione del debito si farà comunque, avverte Atene, ma senza aiuti. Il Commissario europeo Rehn: Operazione swap debito si svolgerà senza strappi
ROMA - La ristrutturazione del debito pubblico della Grecia si farà comunque, 'con le buone o con le cattive'. Perché «il programma economico greco non contempla la disponibilità di fondi per pagare i creditori privati che non aderiscono» allo scambio sui titoli di Stato: a lanciare questo chiaro avvertimento è stato lunedì scorso il capo dell'agenzia ellenica che gestisce il debito pubblico, nel corso di un incontro a Francoforte con esponenti delle imprese tedesche riferito, di cui riferisce il ministero delle Finanze. Il tutto con un comunicato datato il 6 marzo.
La ristrutturazione del debito si farà comunque - «Il rappresentante della Repubblica ellenica - si legge - ha rilevato che se la procedura di partecipazione del settore privato (al taglio del debito greco) non dovesse avere successo, il settore istituzionale (cioè l'area euro e il Fmi) non finanzierà il programma economico della Grecia e Atene dovrà ristrutturare il suo debito in termini diversi, che non includeranno cofinanziamenti, l'emissione di bond del Efsf e di titoli legati all'andamento del Pil in base al diritto britannico».
In pratica, l'esponente ellenico ha avvertito che se questa proposta di scambio non dovesse avere successo, non ci sarebbero fondi per onorare i titoli di Stato e che si procederà ad un taglio sui pagamenti a condizioni ben peggiori di quelle previste ora con lo swap. Il termine per le adesioni sullo scambio di bond è domani sera, salvo eventuali proroghe e con l'eccezione della quota marginale di bond greci sottoposti a normative estere, sui cui il termine è l'11 marzo.
Rehn: Operazione swap debito si svolgerà senza strappi - L'operazione di ristrutturazione di una parte del debito greco, i cui risultati saranno noti domani, «dovrebbe svolgersi senza strappi», ha affermato il commissario agli Affari economici e finanziari Olli Rehn in un'intervista al quotidiano francese Le Figaro.
«In base alle informazioni che abbiamo raccolto, lo scambio del debito (con i creditori dei 206 miliardi di euro di bond greci) dovrebbe svolgersi senza strappi, poiché l'operazione resta interessante da un punto di vista finanziario per il settore privato».
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