8 ottobre 2024
Aggiornato 01:30
La crisi del debito sovrano

Rapporto Rehn sull'Italia: Subito misure da 11 miliardi

Pensioni bloccate se il Pil è negativo, intervento sull'articolo 18. Sarebbero questi i capisaldi, secondo le anticipazioni del quotidiano «La Repubblica», del documento riservato firmato dal commissario europeo

ROMA - Subito una manovra da almeno 11 miliardi di euro; pensioni bloccate se il Pil è negativo; interventi sull'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori; e riforma del pubblico impiego. Sarebbero questi i capisaldi, secondo le anticipazioni del quotidiano La Repubblica, del documento riservato firmato dal commissario europeo Olli Rehn, dal titolo Addressing Italy's high-debt/low-growth challenge, alla base del giudizio sull'Italia che questa sera sarà pronunciato dall'Eurogruppo.

Nel rapporto Rehn si sottolinea che le debolezze strutturali dell'Italia, debito pubblico e bassa crescita, «sono precedenti alla crisi globale, non partono da essa». Ma nonostante le sue debolezze, «a differenza di altri paesi l'Italia è entrata nella crisi con un alto tasso di risparmio e con un settore bancario robusto». Sui conti pubblici il governo di Bruxelles conferma che il pareggio di bilancio nel 2013 «è un pre-requisito chiave per riguadagnare credibilità e migliorare le prospettive di crescita nel medio termine». Per questa ragione l'Europa chiede al nuovo Governo guidato da Mario Monti una manovra da 11 miliardi di euro.

Pensioni bloccate se il Pil è negativo, intervento sull'articolo 18 - Sulle pensioni il commissario Rehn chiede «la sospensione dell'indicizzazione automatica degli assegni all'indice dei prezzi, tranne che per gli assegni più bassi, in caso di crescita negativa». E sul mercato del lavoro è necessario «eliminare le rigidità - continua il rapporto - per esempio sostituendo l'attuale sistema di protezione attraverso il reintegro obbligatorio (in vigore per le aziende con più di 15 dipendenti) con il pagamento di un'indennità di liquidazione legata allo stipendio percepito».