19 aprile 2024
Aggiornato 08:30
Produzione agricola in calo nel 2011

Industria: Coldiretti, giù l'agricoltura, da -10% del vino al - 25% del grano

E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dell’ Ismea in occasione della diffusione dei dati Istat sulla produzione industriale a settembre

ROMA - Produzione agricola in calo nel 2011 per effetto delle forti riduzioni che si sono registrate nei raccolti di grano tenero per il pane (-25 per cento), in quello duro per la pasta (-9 per cento), nella vendemmia (-10 per cento) ed anche per l’olio di oliva (-5 %). E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dell’ Ismea in occasione della diffusione dei dati Istat sulla produzione industriale a settembre. L’11 novembre, giorno di San Martino, viene tradizionalmente chiusa l’annata agraria ed è il momento dei bilanci nelle campagne dove quest’anno - sottolinea la Coldiretti - la produzione agricola ha fatto segnare una significativa riduzione nei comparti di frumento, vino, olio di oliva, suini e bovini da macello, mentre crescono lattiero-caseari e frutta fresca.

Vino -10% - Il 2011, con appena 42,3 milioni di ettolitri (-10 per cento sul 2010) si preannuncia, per la vitivinicoltura, una delle produzioni più scarse degli ultimi 50 anni, mentre - continua la Coldiretti - l'olio d'oliva dovrebbe accusare una flessione del 5 per cento. Per la carne, le stime sulle macellazioni di capi bovini e suini indicano per il 2011 una diminuzione dell'offerta rispettivamente del 3,8 per cento e dell'1,6 per cento sul 2010. A pesare sugli allevamenti - sostiene la Coldiretti - anche la difficile situazione congiunturale sul versante dei costi, a causa soprattutto dei forti rincari dei mangimi.

Aumentano invece le consegne di latte con una stima di aumento per il 2011 dell’ 1,7 per cento su base annua che dovrebbe tradursi in un incremento del 2 per cento della produzione di formaggi. Anche la frutta fresca chiude il 2011 con una crescita produttiva dell'1,3 per cento, grazie soprattutto ai migliori raccolti di pere, mele e kiwi, solo parzialmente controbilanciati da una caduta dell'uva da tavola. In questo caso a pesare - conclude la Coldiretti - è stata soprattutto la crisi della frutta estiva, come pesche e nettarine, con quotazioni insostenibili alla produzione, al di sotto dei costi delle imprese.