29 marzo 2024
Aggiornato 09:30
Politica economica

Dl sviluppo, oggi tavolo al Tesoro su opere e semplificazioni

Parteciperà anche Letta, Premier domani a seminario dismissioni. Il governo, parallelamente alla crescita, intende agire anche sul debito pubblico

ROMA - Infrastrutture e semplificazioni. Sono questi i due capitoli sui quali intende puntare il governo per il rilancio della crescita. La conferma della messa a punto di due provvedimenti è emersa dal colloquio a palazzo Grazioli fra il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti. Un confronto definito «ottimo» da fonti del Tesoro a testimonianza di una presunta 'tregua' fra il premier e il titolare di via Venti Settembre, che hanno stabilito di lasciare al dicastero dell'Economia il quartier generale degli incontri, ma con maggiore collegialità. Al terzo tavolo fra governo, imprese e banche in programma per oggi parteciperà anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, mentre domani al seminario sulle dismissioni prenderà parte il presidente del Consiglio.

I motori, insomma, si sono messi in moto ma più fonti confermano la difficoltà di arrivare ad un'approvazione dei provvedimenti entro questa settimana. È più probabile che il prossimo consiglio dei ministri si limiti a un esame preliminare dei decreti, per poi passare all'approvazione entro le prime due settimane di ottobre, contestualmente al varo del ddl stabilità.

Il lavoro al momento, infatti, è tutt'altro che in dirittura d'arrivo. Nel corso dei precedenti incontri dei ministri economici con Confindustria, Abi, Rete imprese Italia e Bankitalia è stato fatto il punto sugli interventi sullo sviluppo approvati dall'esecutivo fino a oggi e sono state messe sul tavolo le proposte dei diversi ministeri su grandi opere, semplificazioni, pubblica amministrazione, energia e telecomunicazioni. Adesso il confronto dovrà entrare nel merito delle singole misure e passare al vaglio anche le proposte di banche e imprese. In particolare, il titolare dell'Economia dovrebbe oggi illustrare il pacchetto di norme ribattezzato 'Tremonti infrastrutture', che ha come obiettivo quello di rilanciare le grandi opere, sostituendo i contributi pubblici diretti con incentivi fiscali su Irap e Ires per i privati che decidono di investire nei lavori pubblici.

Il governo, parallelamente alla crescita, intende agire anche sul debito pubblico. Il seminario sulle dismissioni che si svolgerà domani al Tesoro fra Berlusconi, Tremonti, gli operatori delle società interessate e i grandi investitori italiani e internazionali servirà a mettere a punto un piano di vendita degli immobili, i cui introiti saranno destinati al taglio dell'enorme debito. Si esclude la cessione di ulteriori quote di società quotate (Eni, Enel, Finmeccanica, Terna), mentre l'attenzione è rivolta in particolare alle municipalizzate. La riunione servirà per passare in rassegna tutti gli asset pubblici che possono essere valorizzati o alienati, a partire dalla dismissione delle utilities locali.