I paperoni «democratici» vogliono tutti pagare piu tasse
Dopo Buffett e Montezemolo, anche in Germania gruppo volenterosi
BERLINO - Il sasso nello stagno lo ha gettato Warren Buffet, il terzo uomo più ricco al mondo, che per primo dalle colonne del New York Times ha perorato la causa del «più tasse per i più ricchi». Poi è stata la volta di Liliane Bettencourt e di altri 15 milionari, ansiosi di rimpinguare le casse dell'erario francese. Infine, anche Luca di Montezemolo ha affermato: «Sono ricco, è giusto che paghi di più».
Adesso è la volta di un gruppo di volenterosi tedeschi dal nome quasi impronunciabile Vermoegende fuer eine Vermoegenasabgabe: una cinquantina di loro si sono uniti al movimento «tassatemi di più», rinnovando con una lettera inviata al cancelliere Angela Merkel l'esortazione per «impedire che il gap tra ricchi e poveri diventi sempre più grande» e favorire una più equa redistribuzione dei redditi.
«Nessuno di noi fa parte dell'elite di Buffet o Bettencourt, siamo una comunità eterogenea», spiega al quotidiano britannico The Guardian Dieter Lehmhuhl, un medico in pensione con un patrimonio da 1,5 milioni di euro, «siamo insegnanti, medici, imprenditori. Gran parte della nostra ricchezza è ereditata. Ma abbiamo più denaro di quanto ce ne serva». Il manifesto del gruppo sostiene che la Germania potrebbe raccogliere 10 miliardi di euro se i più ricchi pagassero per due anni il 5% di tasse sui loro patrimoni.
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