5 maggio 2024
Aggiornato 10:00
Timori sulla crescita

Mercati sul chi vive, colpiti da una crisi di fiducia

Dopo una settimana folle c'è attesa per il nuovo vertice Sarkozy-Merkel. La paura ha preso il sopravvento

PARIGI - Da New York a Parigi i mercati finanziari restano sul chi vive, dopo una settimana folle che si è chiusa in una relativa calma, ma i timori persistenti sulla crescita mondiale minano la fiducia degli investitori. Ed è in questo contesto di estremo nervosismo che il presidente francese Nicolas Sarkozy e il cancelliere tedesco Angela Merkel si incontreranno martedì a Parigi per discutere della governance dell'economia nell'eurozona.

Gli investitori si aspettano da Francia e Germania, pilastri dell'unione monetaria, misure concrete per evitare che la crisi del debito pubblico si estenda ai grandi paesi come l'Italia e la Spagna, rispettivamente terza e quarta economia della zona euro. Il compito è tuttavia delicato per Parigi e Berlino. Mentre i mercati finanziari premono affinchè il secondo piano di salvataggio della Grecia, annunciato lo scorso 21 luglio, sia adottato il prima possibile, il Parlamento tedesco ha avvertito oggi che sarà «praticamente impossibile» che ciò avvenga a settembre, come previsto. «Il governo tedesco non può decidere di spendere un euro senza l'avallo del Parlamento», ha detto il suo presidente Norbert Lammert.

«La settimana è finita là dove era cominciata: le incertezze sulla solidità della zona euro e dell'economia americana sono ancora là. Niente è cambiato», ha commentato Henry Blodget, analista del sito web The Business Insider. Dopo aver sfiorato il crack, alla fine quasi tutte le principali piazze finanziarie hanno contenuto le perdite sull'intera settimana. A New York l'indice Dow Jones ha perso solo l'1,53%, Parigi l'1,97%, Milano lo 0,87% e Madrid lo 0,28%. I ribassi più forti sono stati registrati a Tokyo (-3,61%) e soprattutto Francoforte (-6,5%), mentre Londra ha guadagnato l'1,39%.

«Gli investitori si ricordano ancora la crisi del 2008 con i loro soldi finiti in fumo», ha avvertito Francois Duhen, analista del gruppo CM-CIC. «La paura ha preso il sopravvento e continuerà a dominare».