28 marzo 2024
Aggiornato 20:30
Dopo settimane di intense discussioni

Ok degli ispettori UE e FMI a proseguimento aiuti per la Grecia

Atene ha promesso 28 miliardi di economie e 50 miliardi di privatizzaizoni. Il forte recupero la borsa ellenica

ATENE - Dopo settimane di intense discussioni la Grecia è riuscita a garantirsi il via libera degli ispettori di Unione europea e Fondo monetario internazionale al versamento di una nuova tranche di finanziamenti previsti dal piano di aiuti in corso, ma questo via libera era anche cruciale ad ottenere un prolungamento e ampliamento di questo supporto «vitale». Le perduranti tensioni sui titoli di stato ellenici rendono infatti impraticabile il parziale ritorno del paese a rifinanziari sui mercati nel prossimo anno, come previsto dal piano di aiuti originario.

Ora l'Ue e l'istituzione di Washington sembrano pronte a estendere i sostegni fino a tutto il 2014, facendo così lievitare di altri 60 miliardi di euro l'ammontare totale del piano di aiuti, finora previsto a 110 miliardi in tre anni. Atene per parte sua ha messo sul piatto misure di risanamento supplementari per quasi 80 miliardi di euro fino al 2015, tra privatizzazioni e economie rafforzate.

La questione più immediata da regolare era ottenere un via libera tecnico al versamento della prossima tranche di aiuti, 12 miliardi di euro entro fine giugno. Su questo da settimane erano impegnati in Grecia ispettori di Commissione europea, Bce e Fmi, per valutare i progressi del paese sugli impegni già presi. Su questo fronte le discussioni «si sono concluse positivamente», ha annunciato il ministero delle Finanze greco con un comunicato. Vertevano sia sui passi compiuti sia sulle misure supplementari individuate per centrare gli obiettivi di risanamento sul 2011, che nei «prossimi giorni», ha aggiunto il ministero, verranno finalizzate per essere approvate prima dal Consiglio dei ministri poi dal Parlamento greco.

Nei giorni scorsi la Grecia aveva ventilato misure di austerità e economie di bilancio supplementari da 6,4 miliardi di euro sul 2011, e per altri 22 miliari entro il 2015, ma soprattutto una forte accelerazione al suo programma di privatizzazioni da cui conta di ricavare 50 miliardi di euro. I passi individuati dovrebbero consentire di ridurre ild eficit di bilancio al 7,5 per cento del Pil quest'anno, e all'1 per cento nel 2015. Resta comunque un clima di tensione sociale quello in cui il governo socialista greco deve attuare le sue misure di risanamento, come testimoniato dal fatto che oggi l'ingresso del ministero delle finanze ellenico è stato occupato da militanti del partito comunista, che hanno impedito al personale di accedere.

La reazione della Borsa greca agli sviluppi di oggi è stata esuberante, negli scambi del tardo pomeriggio Atene segna una accelerazione fino a registrare un più 4,42 per cento. Questo mentre l'euro si attesta in rialzo a 1,4577 dollari, anche se la dinamica dei risente di dati deludenti dal mercato del lavoro usa, che hanno indebolito il dollaro.